Fiorentina, con Giuseppe Rossi anche un mental coach?
Ore lunghe, tristi, spesso sul divano di casa, ma trascorse soprattutto nello studio-palestra del suo fisioterapista di fiducia Luke Buongiorno. Sono giornate non facili quelle che sta attraversando da quasi una settimana Giuseppe Rossi negli Stati Uniti. Piu' frustrazione che rabbia per Pepito che è depresso, seppur tutt'altro che vinto nell'animo che ha già superato momenti ben peggiori a quello attuale, perchè attendeva sabato scorso dal professor Steadman, luminare della chirurgia ortopedica che lo ha operato nel 2012 al momento della seconda rottura del legamento crociato anteriore, risposte certe sul suo nuovo infortunio al ginocchio destro, che però non sono arrivate e si sperano giungano al controllo che effettuera' nuovamente a Vail in Colorado fra poco piu' di due settimane. L'attaccante italo-americano fatica a rimanere fermo nonostante il bloccaggio dell'arto colpito nel contrasto con Rinaudo, perchè la sua vita è il campo, e dimostrazione lo era stata anche quella partita di calcetto improvvisata in casa sua a New York durante le feste di Natale. Lo hanno chiamato le persone piu' insospettabili dal 5 gennaio scorso, oltre ai pochi amici fidati davvero, ma Pepito è sembrato freddo, quasi commosso e allo stesso tempo nauseato da tanto affetto, di cui avrebbe fatto volentieri a meno, visto il nuovo stop. Tutt'altro che vinto, insieme a Luke Buongiorno, sta seguendo un programma di potenziamento e mantenimento il piu' possibile uniforme, del tono muscolare. Al suo fianco la mamma, la sorella Tina ed i famigliari italo-americani come lui, che lo hanno coccolato neanche fosse un bebe'. Pepito ha però come obiettivo il mondiale e non si vuole dare per vinto. Così ha detto al c.t. Prandelli, e così ha ripetuto ai dirigenti federali che si sono fatti risentire anche ieri. Nel frattempo guarda lo sport alla tv ed ogni giorni riceve chiamate dai compagni di squadra da Firenze cui chiede di tutto, dal film visto in ritiro a Torino sabato scorso, passando per i neo acquisti, come il suo sostituto temporaneo, futuro magari partner d'attacco Alessandro Matri. Nel frattempo, anche su suggerimento del fisioterapista Buongiorno ma anche del professor Steadman, si sta pensando di affiancare al gruppo di lavoro intorno al numero 49 gigliato, un mental coach che serva a stimolare l'ancora capocannoniere della serie A, e tenere duro dal punto di vista motivazionale, prima di aumentare i carichi di lavoro. In un primo momento lo stesso Giuseppe Rossi aveva negato questa possibilità ma adesso pare ipotesi forse percorribile.