Fiorentina già 'prigioniera' di Pizarro?
Le prime tre partite di campionato, oltre a raccontare che la Fiorentina è finalmente tornata a giocare in modo concreto, raccogliendo sei punti che avrebbero potuto essere di più senza la sfortuna e il campo stile spiaggia di Napoli, hanno delineato i connotati tattici della formazione guidata da Vincenzo Montella: i gol di Jovetic e la 'messa in sicurezza' del gioco quando la palla è affidata a David Pizarro. Proprio quest'ultimo, domenica scorsa contro il Catania, ha giocato forse una delle partite più belle della sua carriera, per meriti propri ma anche e soprattutto perché il tecnico etneo Maran non ha provveduto ad una sua marcatura attenta.
I fatti hanno dimostrato che quando il cileno viene 'soffocato' nelle idee, la Fiorentina stenta a decollare. Infatti non è un caso che nel primo tempo contro l'Udinese, quando Guidolin gli ha fatto applicare Willians alle caviglie, i gigliati non hanno trovato sbocchi. Idem ad inizio ripresa a Napoli, perché Dzemaili ha curato più la fase difensiva su Pizarro che quella propositiva. E i primi buoni venti minuti del Catania quattro giorni fa sono scaturiti dalla verve di Lodi, che costringeva il ragazzo di Valparaiso ad arretrare il suo raggio d'azione.
La paura di Vincenzo Montella è che la Fiorentina possa diventare prigioniera delle domeniche di Pizarro: se quest'ultimo è marcato o non in forma, Jovetic e soci soffrono; altrimenti si vola, come contro Bergessio e soci. Più che una dipendenza da Jovetic, autore di quattro gol e un assist nelle prime quattro giornate, se i viola non inizieranno a far salire di condizione Borja Valero - che contro il Catania ha avuto una flessione, specie nella ripresa -, la Fiorentina rischia davvero di essere troppo legata all'umore calcistico del Pek.
Il gioco sulle fasce ancora non decolla, e contro la Juventus c'è il serio rischio che Antonio Conte applichi un uomo dalle parti di Pizarro per tutti e 90 i minuti. Giusto dire che Pizarro è un autentica sorpresa in positivo di questa prima parte di stagione viola, ma c'è chi non ha dimenticato che il cileno ha sempre avuto piccoli problemi fisici ad ogni campionato, e che anche un certo Cristiano Zanetti, che agiva nelle stesse zone di campo, giocò un ottimo autunno a Firenze salvo poi spengersi ai primi freddi.