Gianni Di Marzio, ospite ai microfoni di Radio Toscana, ha parla del momento della Fiorentina dopo il pareggio contro il Cesena di domenica scorsa, e del prossimo avversario dei viola, il Catania. 'Diamo tempo a Mihajlovic, che adesso ha recuperato anche Jovetic, rientrato da un lungo infortunio - ha aggiunto il 61enne napoletano -. Al di là delle simpatie e delle antipatie, non vorrei che si fosse creata una negatività nei confronti della personalità del tecnico, perché è uno sincero, schietto, che dice quello che pensa. Ieri, oggi e domani sono uno pro Sinisa Mihajlovic. La squadra viola secondo me ha giocato bene a Cesena, cercando di vincere fino all'ultimo e avendo occasioni incredibili. Non era facile giocare contro una squadra come quella romagnola, affamata di punti, e su un terreno sintetico. L'unico difetto che riconosco alla Fiorentina di domenica scorsa è di non aver sfruttato l'uomo in più nella parte finale della gara. Jovetic per me è un attaccante occulto: è il classico numero dieci, perché non è né un esterno né una vera punta. Fossi io il tecnico gigliato, lo metterei dietro gli attaccanti'.

'L'Inter è in difficoltà: il suo l'ha dato, ha avuto il suo momento di fulgore e deve provvedere al più presto a fare un cambio generazionale - ha concluso Di Marzio -. Conosco Ranieri e l'ho inventato allenatore, perché lui non lo voleva fare, era più propenso a fare l'imprenditore. Il Catania mi piace molto, sia per l'abilità di Montella, che per alcune scelte tattiche di quest'ultimo, come Lodi che gioca alla Montolivo, e Bergessio che si sta dimostrando un ottimo innesto. Gomez non è una prima punta, svaria, rapido, alla Miccoli, e salta bene l'uomo. La fortuna della Fiorentina è che incontrerà gli etnei al Franchi, perché la squadra di Montella a Catania è molto più temibile'.