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Fiorentina, furia Prandelli: 'Commisso arrabbiato? Basta voci, c'è già nervosismo. Sono più ottimista di un mese fa'
COMMISSO - Prandelli poi risponde alle voci sul presidente Rocco Commisso arrabbiato: "Non l'ho ancora sentito, l'ho sentito in questi giorni e lui è sempre vicino a noi. Barone ha fatto un bellissimo discorso dopo la partita: società, staff e squadra sono molto uniti, ora dobbiamo pensare a recuperare giocatori e pensare a sabato e a un altro scontro. Commisso molto arrabbiato? Come fare a saperlo? L'avete sentito? Vi ha chiamato? Se non l'ho sentito io, come avete fatto voi? Se è la voce diretta del presidente ok, ma non mettiamo ulteriori tensioni vista la situazione già particolare che c'è a Firenze, sappiamo le difficoltà. Non ci sono queste voci. Chiaro che è stato arrabbiato in certe partite. Nessuno è contento, non è che siamo contenti. Però dire che sia arrabbiato è un'altra storia. Raccogliete informazioni ma che siano vere, buttar lì le voci non mi sembra corretto. Ci avrebbe chiamati immediatamente conoscendo Commisso come fa, in questo momento chiaro che si pensava di poter vincere, ma queste partite sono da ultima spiaggia per tutte le squadre che stanno lottando per non retrocedere. Quando arrivi a questo punto del campionato non devi guardare in faccia nessuno e portare a casa il risultato".
NON SI CHIUDONO LE PARTITE - "La nostra volontà era quella, poi nel momento in cui loro hanno giocato sulla profondità hai bisogno di giocatori di gamba. Noi oggi avevamo assenze importanti, Castrovilli, Ribery, Kouame che poteva darci una mano. Non è stata la nostra volontà nell'abbassare l'equilibrio della squadra, ma la necessità della partita: il Parma rischiava il tutto per tutto, quando potevamo siamo ripartiti abbastanza bene".
RESPONSABILITA' - "Non c'era un destinatario per le mia frasi. L'allenatore deve prendersi tutte le responsabilità, ho detto quello che mi sentivo di dire per abbassare la tensione sui giocatori: sono loro che vanno in campo e possono salvarci, quindi meglio che ci sia un capro espiatorio che non tutta la squadra da mettere in discussione ogni due giorni".