Fiorentina, Frey:| La 'tigre' è tornata
Adesso tocca a Mihajlovic. Era nell'aria, ora è confermato. Con tanto di report redatto dallo staff medico della Fiorentina. Sebastien Frey è completamente recuperato. A disposizione, da subito, dell'allenatore. Un ultimo controllo, quindi il via libera definitivo. Nessuna complicazione, nessun rinvio. Il portiere francese sta bene. Pronto al 100%. La determinazione, ed un grande lavoro in fase di riabilitazione, hanno fatto la differenza. Sei mesi (almeno), questa la diagnosi al momento del crack. In pratica, tappe bruciate di quasi sessanta giorni. Questione di testa, prima che di fisico. Frey aveva iniziato la stagione con la voglia di dimostrare ancora una volta tutto il suo valore.
Ora vuol riprendere il discorso interrotto il 2 novembre scorso, ma non sarà semplice. Il motivo? Presto detto. In porta c'è Boruc, che ha sostanzialmente soddisfatto Mihajlovic e che da tempo ormai offre le dovute garanzie. La sensazione è che il tecnico serbo sceglierà di non cambiare. Avanti così, fino al termine del campionato. Troppo rischioso cambiare ora, troppo sottile il filo dell'equilibrio. Come spiegherebbe, al polacco, un'improvvisa esclusione? Questo il dubbio che tormenta il tecnico.
La scelta definitiva, poi, arriverà a fine stagione. Perché Frey può anche accettare una panchina a termine (dura, comunque) ma non a tempo indeterminato. In estate bisognerà scegliere. O lui o Boruc, con Neto riserva. I corridoi del mercato raccontano di una Fiorentina propensa a cedere il francese soprattutto per questioni di ingaggio. Staremo a vedere. Come da un paio d'anni a questa parte. Intanto Seba Frey, la tigre, è tornato. La voglia è tanta, la rabbia non si tiene. Col Cesena, domenica, andrà probabilmente in panchina, poi aprirà la caccia. Alla maglia da titolare, si, ma anche ad una squadra disposta a credere davvero in lui.
(La Repubblica - Edizione Firenze)