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    Fiorentina-Empoli: è sempre più santa alleanza

    Fiorentina-Empoli: è sempre più santa alleanza

    • Luca Cellini
    C’è stato un tempo in cui fra Firenze ed Empoli, sotto il profilo culturale, cittadino e sportivo, non correva buon sangue. In particolare sul fronte calcistico, si guardava alla città di provincia come una succursale da non tenere in considerazione, e di contro da Empoli c’era disprezzo per il potentato provinciale, con il fiorentino visto come spocchioso ed arrogante. Ma da qualche tempo a questa parte, grazie soprattutto alla presenza sulla panchina gigliata di un figlio di Empoli e del club azzurro, ovvero Vincenzo Montella, si va verso la strada del rafforzamento collaborativo sia sul mercato che sul piano delle strategie delle due proprietà.

    E così non dovranno trascorrere altri quindici anni fra l’affare Ficini, passato nel gennaio 1999 dall’Empoli alla Fiorentina, al trasferimento in prestito la scorsa estate di Matias Vecino agli azzurri. Una chiacchierata a 360 gradi tra Pradè e Macia, d.s. e d.t. gigliati da una parte, e Carli e Accardi, uomo mercato e team manager empolese dall'altra, ad agosto 2014 aveva portato ad uno scambio di vedute che consentì il trasferimento del centrocampista uruguaiano alla corte di Sarri. Vecino è divenuto talmente utilizzato e continuo nel suo ruolo, che se ne parla per una possibile naturalizzazione in chiave Nazionale italiana.

    Poi a gennaio scorso il nuovo trasferimento Firenze-Empoli con Joshua Brillante nello stesso spogliatoio capitanato da Massimo Maccarone, con quest’ultimo che spesso porta i compagni, nella cena scaramantica di metà settimana, in ristoranti all’ombra del Duomo del Brunelleschi. E se per Valdifiori la Fiorentina aveva effettuato un sondaggio prima del pressing delle ultime settimane di Napoli e Milan, non è un segreto che a Montella piaccia moltissimo Mario Rui, il giocatore più continuo nel girone di ritorno fra gli azzurri, con questi ultimi che vorrebbero capire i margini di trattativa per arrivare al prestito del talento del settore giovanile gigliato Leonardo Capezzi.

    Ma, come detto, l’alleanza potrebbe allargarsi ulteriormente con la voglia di italianizzare sempre più la Fiorentina da parte dei Della Valle, e soprattutto con il feeling che nascerebbe in chiave Lega Calcio. Non è un segreto che al club di Fabrizio Corsi non siano piaciute le parole pronunciate da Claudio Lotito nell’intercettazione fra il presidente della Lazio ed il d.g. dell’Ischia Iodice, così come la politica aziendale calcistica di Tavecchio. Ecco che così un'unione biancoazzurro-viola farebbe sì che dalla Toscana potrebbe nascere un’idea diversa di fare calcio, che avrebbe benefici economici di mercato reciproci. 

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