Fiorentina: e se si tornasse al fantasista?
La gara infrasettimanale del 'Dall'Ara', oltre alla sconfitta meritata contro il Bologna che al momento spegne i sogni di alta classifica, lascia in eredità alla Fiorentina la squalifica di Juan Guillermo Cuadrado che, ammonito sotto diffida, dovrà saltare per decisione del giudice sportivo la sfida casalinga di domenica prossima contro il Chievo Verona. L'aspetto non secondario è che nella rosa viola, dopo la cessione di Mattia Cassani, non esiste un naturale sostituto del colombiano, tanto che quest'ultimo fu 'costretto' a scendere in campo, nonostante stanchezza e jet lag, a poco più di 48 ore dalla gara disputata con la sua Nazionale negli Stati Uniti contro il Guatemala, nel match di inizio febbraio contro la Juventus.
La Fiorentina è passata nelle ultime settimane dal 3-5-2 al 4-3-3, un po' per dare maggiore solidità difensiva, vista l'involuzione fisica e psicologica soprattutto di Facundo Roncaglia, un po' per poter consegnare una maglia da titolare ad Adem Ljajic, unica nota positiva della trasferta emiliana visto il suo terzo gol nelle ultime due partite. La squalifica di Cuadrado però può aprire a nuovi scenari anche in conseguenza del ritorno di David Pizarro. Prima del gol del definitivo 2-1 di Christodoulopoulos, Montella aveva tolto dal campo il proprio numero 22, inserendo Mohammed Sissoko, per cercare un nuovo equilibrio difensivo e sperimentare Aquilani nel ruolo di vertice alto, alle spalle delle due punte che erano Jovetic e Cuadrado. La gara contro il Chievo però potrebbe prevedere, con tutto il rispetto per la squadra guidata da Corini, una Fiorentina maggiormente spregiudicata, con il ritorno ad un fantasista puro alle spalle di due punte.
Detto che Aquilani è stato provato molto spesso nel ruolo di punto di riferimento alto del centrocampo con la Nazionale italiana (spesso in ballottaggio per quella posizione con Riccardo Montolivo), in una Fiorentina pensata con il 4-3-1-2 o con il 4-2-3-1 si può dunque pensare al ruolo di fantasista con l'impiego di uno fra Ljajic, che nel dopo partita di Bologna ha dichiarato apertamente come preferisca essere schierato dietro uno o due punte, e Wolski. In particolare la principale accusa rivolta nei confronti di Vincenzo Montella, oltre al ritardo nei cambi contro il Bologna, è aver messo in soffitta i nuovi acquisti di gennaio: al momento zero minuti sia per il difensore Compper che per il polacco ex Legia Varsavia. E se quella contro il Chievo fosse la gara giusta per il varo da titolare del talento polacco, proprio nel ruolo di rifinitore per le punte?