Cos'hanno in comune Marco Donadel, Cristiano Zanetti, Mario Bolatti, Gaetano D'Agostino, Valon Behrami, Riccardo Montolivo, Gianni Munari, Amidu Salifu, Housseine Kharja e Daniel Kofi Agiey? Dal 15 luglio 2009 hanno 'ereditato', chi con più presenze e chi con meno, la zona centrale del campo dopo il trasferimento di Felipe Melo alla Juventus. Perché se è vero che ancora oggi l'ex d.s. viola Pantaleo Corvino va in giro a vantarsi di aver 'fregato' i bianconeri con quella cessione da 25 milioni di euro - facendosi peraltro un sacco di nemici sul mercato -, è anche vero che la Fiorentina non ha mai sostituito degnamente il brasiliano, tanto che i nomi sopracitati hanno deluso in quanto a prestazioni in campo, o comportato autentici 'bagni di sangue' per le esigue casse viola (soprattutto il mancato riscatto di Gaetano D'Agostino e la scadenza a parametro zero di Riccardo Montolivo).
La zona centrale del campo è ancora oggi la più debole numericamente e qualitativamente della rosa a disposizione di Vincenzo Montella, che da oggi potrà contare anche su Francesco Della Rocca del Palermo, ma che nella prima parte del ritiro di Moena ha dovuto giocoforza adattare Olivera perno davanti alla difesa, rispolverare uno dei giocatori più deludenti della passata stagione, ovvero Lazzari, o snaturare uno fra Romulo e Acosty. Tanto che i migliori in mediana, in Val di Fassa, sono risultati i giovani Capezzi e Taddei.
Montolivo, contro cui la società ha condotto una vera e propria guerra mediatica, ancora oggi non è stato sostituito, e tutti i nomi di mercato che si leggono hanno delle controindicazioni. Ralf dovrebbe adattarsi al calcio italiano e costa molto, Poli è un talento inespresso, Palombo sembra essere caduto in una fase depressiva, Gargano non vuole scendere in un club meno ambizioso, Kucka è troppo discontinuo.
Un'idea (basata al momento su nessun fondamento concreto) nasce dalla visita effettuata ieri a Firenze dallo stesso Felipe Melo. Quest'ultimo si sta per riaggregare alla Juventus, che lo aveva ceduto in prestito al Galatasaray, ma i turchi di Terim non lo hanno riscattato.
Il giocatore è passato a salutare alcuni amici che si allenavano in una palestra in zona Novoli, e poi ha ritirato alcuni oggetti lasciati nella casa che aveva dalle parti di Fiesole durante il suo anno fiorentino.
Nostalgia della maglia viola? In quest'estate in cui alla Fiorentina si è parlato spesso di 'cavalli di ritorno', da Prandelli per il dopo-Rossi, a Pazzini, scaricato dalla Juventus,
Felipe Melo non sarebbe una cattiva soluzione, soprattutto se low cost e svincolata dalla possibile cessione di Jovetic in bianconero. Di sicuro il centrocampo di Montella deve essere rimpolpato presto, anche perché fra poco più di due settimane i viola saranno già impegnati nel terzo turno di Tim Cup.