Fiorentina e presidenti| metalmeccanico, ciabattino...
Lo avevamo già scritto qualche tempo fa: con la Fiorentina non ci si annoia mai. Anche senza Europa, anche senza Ovrebo. Se poi qualche volta capiti di divertirsi, questo un altro discorso. Ma annoiarsi proprio no. Ovviamente la nostra considerazione esula dal rettangolo verde perchè lì, ahimè, la noia la fa invece da padrona. Dopo la Sampdoria arriva il pareggio di Bari (le due partite se la giocano come le più brutte e, appunto, noiose della recente storia viola) e via andare. Il solito tran tran fatto di mediani che fanno i registi, registi che fanno la panchina, fenomeni oramai in pensione, talentini golosi di nutella acerbi e supponenti, capitani con la fascia ma senza portafoglio. E allora ci pensa un improvvisato poeta da strapazzo che, imbeccato non si sa da chi, scrive uno striscione dando del ciabattino a Diego della Valle. Due premesse, anzi tre: per una volta facciamo un'eccezione al nostro settegiorni, solitamente versatile e variegato, e tratteremo un solo argomento (lo abbiamo appena detto, in campo non succede niente...) La seconda, porta le nostre scuse alla categoria dei ciabattini (invero in via d'estinzione) ma lungi da noi pensare all'accezione snobista ed offensiva del termine. L'ultima ci riporta ai fratelloni marchigiani, poiché lo striscione recitava genericamente ”ciabattino” (seppur illustre) ma, concedetecelo, il destinatario era palesemente Don Diego. Qualcuno si ricorderà di quando, all'inizio degli anni 80', il conte Flavio Pontello dette di ”metalmeccanico” all'avvocato Agnelli. Storie di rigori, di soprusi arbitrali, in nome di un'acerrima rivalità che caratterizzava quegli anni. Non ci furono reazioni ufficiali ma l'Avvocato (con la A maiuscola) se la legò al dito e sappiamo tutti come andò a finire la storia. Diego Della Valle, seppur con caratteristiche e ruoli diversi, può essere paragonato all'Avvocato per forza economica, carisma, acume, e forse... permalosaggine. Sull'opportunità di quello striscione sono stati scritti fiumi di parole, commenti in rima, addirittura in endecasillabi. Noi abbiamo voluto aggiungere questo riferimento storico, sperando che la neve di Gubbio non ricominci a cadere.