Fiorentina: il mercato ha portato la riscoperta del trequartista
Nonostante la brevità del ritiro estivo rispetto agli ultimi due anni, Vincenzo Montella nelle ore di lavoro svolte a Moena ha voluto dare alcune indicazioni tecnico-tattiche in vista della prossima stagione. La prima è la riproposizione della difesa a tre, che era finita quasi in soffitta anche per sfruttare le molte ali offensive nella propria rosa. In questo senso si è visto l’esperimento di Alonso, nato calcisticamente come terzino, proposto come terzo centrale di sinistro alla Chiellini ed il rilancio di Cristiano Piccini, giovane classe ’91 del settore giovanile della Fiorentina, che si esaltato nella posizione di esterno di fascia desta che può percorrere tutta la fascia.
IL RITORNO DEL 10 - La vera novità però in casa gigliata è il rilancio della figura del trequartista. Nella passata stagione Montella diede un saggio di questa sperimentazione tattica del numero 10 vecchia maniera nella seconda giornata di campionato quando, complice l’assenza di Cuadrado e la disponibilità di Mario Gomez e Giuseppe Rossi, propose alle spalle del duo d’attacco Borja Valero, tuttocampista della linea mediana della Fiorentina. I risultati furono sensazionali con successo per 5 a 2 di Pasqual e compagni sul campo di ‘Marassi’contro il Genoa. Poi i vari infortuni che si sono susseguiti hanno fatto si che tale esperimento tattico sia di fatto scomparso, pur avendo il tecnico viola nel suo carnet di rosa vari elementi che potevano agire in quella zona di campo.
SOPRESA OCTAVIO? - A Moena invece il dieci classico è tornato. A Firenze i tifosi hanno visto susseguirsi in quel ruolo elementi che hanno fatto la storia: da Antognoni a Baggio, da Rui Costa fino a Mutu. Poi il calcio è cambiato e, pur arrivando in maglia viola tantissimi giocatori che nascevano trequartisti, la maglia numero 10 è finita prima a tanti carneadi, fra cui Santiago Silva, e poi sulle spalle di un centrocampista anche lui nato fantasista ma poi diventato interno sulla linea mediana: Alberto Aquilani. Senza poter contare ancora su David Pizarro, Montella ha affidato la propria fantasia al potere prima di nuovo a Borja Valero, poi ad Ilicic, che come regista offensivo si trova a suo agio. Quel ritorno all’utilizzo del trequartista stavolta non sembra un fuoco di paglia per il tecnico gigliato, che, a prescindere da come finirà la vicenda di mercato Cuadrado, punta seriamente ad una Fiorentina tutta attacco e fantasia, con un’arma in questo senso ancora tutta da scoprire: Octavio Merlo Manteca, uno che è cresciuto al Botafogo studiando un 10 che nel calcio italiano ha fatto la storia, tale Clarence Seedorf.