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Il balletto di Della Valle: 'Passo indietro e di lato', ma intanto i ricavi e la Viola...
TUTTO QUESTO PERCHÉ – I conti tornano. O forse no. Proprio lo scorso giugno, quello del “passo indietro” fiorentino è collimato con una flessione dei titoli economici e di borsa del gruppo Tod’s, soprattutto relativa al trimestre precedente. E adesso è arrivata un’altra goccia amara, quella del fatturato pubblicato il 6 novembre: 722.2 milioni di euro di ricavi, 35.5 in meno rispetto allo scorso anno, quando già era stato constatato un calo di 29,2 milioni rispetto al 2015. Rendimento in decrescita in tutte le parti del globo, tranne in Cina e nei paesi orientali.
FARSI (UN PO’) DA PARTE – Dopo l’arrivo del nuovo Direttore Generale, negli ambienti di finanza girano voci di un possibile “passo di lato” nelle cariche da parte di Diego. Le flessioni negative in borsa obbligano il gruppo a trovare una soluzione. E, appunto, Diego vorrebbe lasciare alcuni ruoli per mantenersi Presidente e provare a invertire la rotta. Anche perché, ha fatto notare, che l’età avanza e lui vorrebbe essere meno occupato nel lavoro giornaliero e più nelle strategie.
DISTANZA FIORENTINA – In questo senso potrebbe andare anche il disinteressamento dalla Fiorentina, un’azienda che non porta utili ma solamente investimenti, un “giochino” che sembra essersi rotto, nell’economia e nell’armonia dello stesso, visti i continui dissidi con la piazza e scelte talvolta opinabili dal punto di vista comunicativo-sportivo. La volontà di rimanere attivo ma senza strapparsi i capelli dei Della Valle sarà un nodo cruciale per i futuro viola.
INDIZI – I problemi della Tod’s potrebbero riflettersi proprio sulla Fiorentina? Difficile saperlo, ma non sarebbe poi così sbagliato pensarlo. Eliminare le parti negative e concentrare le risorse sui gruppi “che funzionano e ripagano” è una soluzione millantata. L’unica certezza è che per i Della Valle è un momento negativo. Inoltre, paradossalmente, le “mancanze” economiche evidenziate negli ultimi due bilanci sono in linea con il tesoretto che la famiglia investe nel calcio annualmente. Si fa per dire.