Fiorentina, è già tempo di Munua?
Si parleranno a quattr'occhi come quel pomeriggio di metà luglio scorso a Moena quando il tecnico gigliato Vincenzo Montella, pochi istanti dopo aver ufficializzato che nel ruolo di portiere avrebbe puntato in questa stagione su Neto, si avvicinò all'ex estremo difensore dell'Atletico Paranaense, davanti agli occhi dei giornalisti, per chiedere risposte concrete al numero uno brasiliano sull'impegno che si sarebbe assunto quest'anno a difendere i pali della porta viola. La decisione comunque sembra presa e, a meno di clamorosi colpi di scena, l'allenatore della Fiorentina schiererà fra i pali giovedì sera contro il Dnipropetrovsk l'uruguaino Munua.
Il colloquio odierno fra il mister gigliato partenopeo e Neto servirà forse solo a capire la reazione mentale di quest'ultimo dopo l'ennesimo errore di questo inizio stagione, ma già prima della mancata uscita sulla rete del pareggio di ieri sera su Gobbi, Montella aveva deciso per il turnover in porta: lo ha fatto al Catania, si è ripetuto l'anno scorso, ed ha sempre parlato di due portieri titolari nella propria rosa.
Del resto la favola che Neto fosse l'inamovibile difensore della porta gigliata era un qualcosa che presto sarebbe venuta a cadere, e non solo per gli sbagli in sequenza del classe '89 sudamericano. La Fiorentina la scorsa estate ha cercato a più riprese altri portieri: da Agazzi affare 'chiuso' con l'ex d.s. del Cagliari ad inizio giugno in concomitanza con il benservito a Viviano, a Sommer, l'unico vero estremo difensore graditissimo a Montella, che avrebbe volentieri investito una cifra del budget per il mercato sul giocatore del Basilea piuttosto che sui vari centrocampisti-trequartisti della rosa viola, che infatti hanno trovato spazio con il contagoccie nel primo mese e mezzo di stagione. Scolpita nella mente la frase del 38enne di Castello di Cisterna che se da una parte ha sempre difeso Neto- e quando si difende qualcuno, è perchè evidentemente si sa che quello stesso qualcuno non riesce a difendersi da solo – sempre a Moena ha dichiarato come un Buffon per la propria squadra non l'avrebbe disprezzato. La trattativa che portava a Julio Cesar non è mai decollata ma potrebbe tornare a farlo già a gennaio prossimo, visto che il connazionale dell'attuale numero 1 viola è di fatto fuori squadra al Qpr.
Dunque in Europa League ci sarà Munua, anche perchè la difesa stessa non sembra convinta di avere alle proprie spalle Neto. Al di là delle dichiarazioni ottimistiche di Savic che ha pronosticato per il proprio compagno di squadra un futuro come Joe Hart del City, i giocatori gigliati non si fidano del proprio portiere. E le mancate uscite sui cross radenti e quelle spericolate palla al piede del ragazzo nativo di Araxa, hanno mandato ieri sera su tutte le furie anche il preparatore dei portieri Alejandro Gonzalen Lopez che in una relazione scritta e consegnata in società, dopo due mesi di lavoro con Neto, ha parlato della scarsa relazione fra questi ed il resto del gruppo, e della fragilità mentale dell'ex olimpionico con il Brasile a 'Londra 2012'. vero limite nella crescita del prodotto del settore giovanile del Cruzeiro. La preoccupazione maggiore di Montella al momento, dopo il pareggio nelle ultime curve della gara con il Parma,non sembra certamente l'alternanza fra i portieri della Fiorentina ma le chiare difficoltà per l'attacco da schierare contro il Dnipropetrovsk: out per infortunio Pepito Rossi, Iakovenko e Mario Gomez, con Rebic e Vargas non inseriti nella lista Uefa.