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    Fiorentina, è Aquilani la carta in più di Montella

    Fiorentina, è Aquilani la carta in più di Montella

    • L.C.
    Sembrava aver scacciato la sfortuna che nei due anni precedenti al suo avvento in maglia viola gli avevano impedito di giocare con regolarità prima in Juventus e Milan e poi nel Liverpool, tanto da dover ricorrere a continui interventi di ripulizia del ginocchio, o comunque stop prolungati; ed invece in questa stagione, fra l’altro chiave per la sua carriera, Alberto Aquilani è tormentato da una tendinopatia che lo ha messo di fatto fuori uso negli ultimi due mesi. Infatti il centrocampista classe ’84 romano non gioca un match ufficiale dal subentro a gara in corso fra Parma e Fiorentina del 6 gennaio scorso: una tendinopatia achillea lo ha messo fuori uso nei sei incontri successivi, in cui non è mai stato convocato, salvo andare in panchina domenica scorsa contro l’Atalanta, per poi non subentrare. Nel frattempo Pizarro è diventato inamovibile, Borja Valero gioca anche quando non è al top, e Mati Fernandez gli ha sottratto il posto a suon di assist e giocate importanti. Per Aquilani, scadenza di contratto a giugno prossimo, i tre mesi che verranno saranno decisivi sia per provare a recuperare terreno nelle gerarchie di Vincenzo Montella che per convincere la Fiorentina o altri club a puntare su di lui in vista della prossima stagione. Sicuramente la sua duttilità tattica può soprattutto consentire al tecnico gigliato di poter variare le soluzioni sulla linea mediana in un centrocampo composto da cinque o tre uomini, con Aquilani che si può anche candidare a ruolo di regista, come vice Pizarro, visto il rendimento tutt’altro che di alto livello di Milan Badelj. Contro il Sassuolo forse la prima chance per il Principino che fino ad oggi, al contrario delle sue abitudini stagionali, non è ancora andato a segno. 

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