'La partita contro il Bari era stata identificata da tutti come quella che avrebbe dovuto segnare una svolta nella stagione della Fiorentina. Visto come è finita è giusto dire, da parte di tutte le componenti del mondo viola, che è mancata questa volontà, perché il gol è stata l'unica cosa che io ricordi come menzionabile della prestazione al San Nicola'. E' duro il commento del responsabile tattico del settore giovanile del Milan, Aldo Dolcetti, ospite negli studi di Canale 10, chiamato a commentare il momento della squadra guidata da Sinisa Mihalovic.

'Ho visto undici uomini rattrappiti in campo; i viola hanno subito un Bari spacciato, giocando contro una squadra che cambiando recentemente allenatore ha snaturato il proprio gioco - ha aggiunto Dolcetti, vice di Cavasin in viola nel 2003 -. Nelle difficoltà della stagione, Mihajlovic ha cercato una quadratura tattica, ed il mercato di gennaio scorso, con l'arrivo di Behrami, gli ha consentito di tornare al suo schema prediletto: il 4-3-3. La problematica D'Agostino però è evidente, perché è palese l'incompatibilità con Gilardino. Nel primo tempo di Bari si è provato Ljajic trequartista, ma la verticalità che Mihajlovic pretende, e che la Fiorentina non ha fra le sue caratteristiche, non si è vista. Le ultime dodici giornate di campionato devono consentire di capire se il futuro di Mihajlovic può essere legato anche la prossima stagione al club gigliato'.