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    Fiorentina: Ljajic farà la fine di Toni?

    Fiorentina: Ljajic farà la fine di Toni?

    • Luca Cellini

    Adem Ljajic sara' soltanto l'ultimo caso di giocatore della Fiorentina, gestione societaria affidata dalla famiglia Della Valle, che, pur avendo trovato da tempo un accordo con un club (in questo caso il Milanfinira' in un'altra squadra. Il serbo classe '91 ed il suo entourage evidentemente poco conoscevano la recente storia viola se pensavano di finire sotto la gestione proprietaria rossonera, senza aver fatto i conti con gli imprenditori marchigiani proprietari da 11 del marchio gigliato. Infatti la storia piu' o meno recente racconta che per ogni estate c'è stato il caso di un giocatore o di un tecnico che voleva lasciare Firenze, trovando l'intesa con un'altra squadra, e poi invece ha visto il proprio futuro deciso dai fratelli Della Valle.

    Il primo caso in assoluto è datato estate 2006 quando Luca Toni ed il suo procuratore Tullio Tinti era d'accordo per il trasferimento del bomber di Pavullo del Frignano all'Inter, con quest'ultimo che nel ritiro della Nazionale italiana in Germania parlava gia' ai cronisti che seguivano le gesta azzurre al Mondiale da giocatore nerazzurro. Una chiacchierata di pochi minuti ad inizio agosto di quell'anno fra lo stesso Toni e Diego Della Valle, basto' per fermare tutto, con mister Tod's che si impegno' a lasciare libero il proprio numero 30 l'estate successiva, ma all'estero, ed infatti l'oggi attaccante 37enne fini'al Bayern Monaco.

    Qualche fotografo della Capitale ha ancora salvati sui propri pc gli scatti che videro a tarda primavera del 2008 incontrarsi sulla spiaggia di Ostia Adrian Mutu e Francesco Totti. Il capitano della Roma aveva di fatto convinto il classe '79 di Calinesti a trasferirsi in maglia giallorossa, e pareva tutto fatto per il trasferimento del Brillantul, se nonche' il club allora guidato dalla famiglia Sensi aveva difficoltà a reperire i soldi, li trovo' solo a pochi giorni dalla fine di luglio di quell'anno, e così tutto fu fermato prima dal tecnico di allora a Firenze, Cesare Prandelli, e poi dal presidente Andrea Della Valle, e fu così che passarono altri tre anni prima che Mutu lasci la casacca viola. Ed a proposito di Cesare Prandelli l'estate calda per quest'ultimo si realizzera' nel 2010, quando già nell'inverno antecedente Diego Della Valle, su spiata del presidente bianconero Andrea Agnelli, accuso' l'oggi c.t. della Nazionale italiana di essersi offerto alla Juventus. Mister Tod's ando' su tutte le furie, dichiaro' guerra all'allenatore di Orzinuovi, e con l'aiuto dell'amico presidente della Figc Giancarlo Abete, ne convoglio' il passaggio sulla panchina azzurra, scegliendo come suo sostituto a Firenze Sinisa Mihajlovic. Ed a proposito di amici e nemici dell'azionista di maggioranza della Fiorentina fu sempre quest'ultimo a bloccare il trasferimento all'Inter del tecnico di Vukovar che aveva preso un impegno con Massimo Moratti nell'estate 2011. Diego Della Valle non poteva sopportare di fare un favore all'oggi uscente presidente nerazzurro, e confermo', a dispetto della piazza, l'allenatore oggi c.t. della Serbia.

    Forse l'unico caso in cui la Fiorentina non ha potuto impedire ad un proprio tesserato di finire nel club dei propri sogni e quello del giugno 2012 con Riccardo Montolivo, con una pessima gestione mediatica e dialettica con il giocatore ed il suo entourage del possibile rinnovo di contratto, con il centrocampista di Caravaggio che alla fine si liberera' a costo zero dal club gigliato, firmando per il Milan che lo inseguiva da almeno due anni, proprio provando a prenderlo senza spendere un euro per il suo costo del cartellino. A fermare il trasferimento di Stevan Jovetic alla Juventus intervenne invece Andrea Della Valle un paio di mesi piu' tardi la triste conclusione del trasferimento al club rossonero dell'ex capitano viola: il patron gigliato convinse il talento montenegrino a trattenersi ancora un anno a Firenze, come fece il fratello con Luca Toni 6 anni prima, e bloccando la cessione al club bianconero una stagione dopo, soprattutto alla luce di dichiarazioni a mezzo stampa del classe '89 di Pogdorica che aveva dichiarato ad inizio giugno che il suo sogno era giocare un giorno per la squadra guidata da Antonio Conte. Come detto Adem Ljajic ed il suo gruppo di agenti, avvocati e rappresentanti, evidentemente non aveva capito che nella Fiorentina firmata famiglia Della Valle, a costo di rompere rapporti con club potenti (Juventus, Milan e Roma) o andare contro la piazza (Prandelli era super amato nell'estate 2010, e Mihajlovic di contro detestato già un anno dopo il suo avvento a Firenze), decide la società il futuro di chi è sotto contratto con la società di via Manfredo Fanti. Ecco perchè Ljajic che sognava la maglia rossonera, potra'osservare Milanello ed il 'Meazza' dalla tv, e che per un'altra stagione la Fiorentina ha dimostrata la propria forza, dove in un calcio senza valori e dove contano sempre di piu' i soldi, i Della Valle impongono le proprie regole fatto di rispetto dei contratti e di centralità del proprio ruolo.

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