E' arrivato a Firenze intorno alle 17.30, ed è piombato nel ritiro viola presso Bagno a Ripoli, annunciato alla squadra dal fratello Andrea. E' cominciata così la seconda giornata del 2013 da 'primo tifoso' della Fiorentina da parte di Diego Della Valle, che dopo il blitz alla vigilia della sfida contro la Juventus di dieci giorni fa ieri ha fatto una vera 'full immertion'. Nell'incontro con la squadra, fra una fetta di dolce e l'altra - il gruppo gigliato stava facendo merenda -, poche parole e molte pacche sulle spalle per rincuorare i giocatori, amareggiati dopo la sconfitta contro la Juve; dopodiché una riunione più approfondita, prima con Vincenzo Montella e poi con i suoi dirigenti; in seguito la partenza, molto presto, per lo stadio Franchi.Diego Della Valle ha voluto visitare un po' tutto l'impianto, compresi gli sky box e la sala Gos che supervisiona sulla sicurezza degli spettatori della partita.

Mister Tod's ci teneva soprattutto all’incontro con il patron dell'Inter Massimo Moratti, un po' per 'scongelare' i rapporti tra i due club, troppo spesso tesi negli ultimi tempi, ma soprattutto per agganciare Marco Tronchetti Provera, punto di contatto per la trattativa che potrebbe portare all'acquisizione de ‘La 7’. Poi è venuto il momento della partita, che Della Valle ha seguito in tribuna autorità, seduto tra il fratello Andrea e il sindaco di Firenze. Chi era al loro fianco ha giurato che non si sia parlato della trattativa che potrebbe portare la società gigliata a presentare un progetto per la costruzione del nuovo stadio ('Non c'è bisogno di certe occasioni' fanno filtrare dall'entourage di Matteo Renzi), ma di certo la vicinanza fisica dei tre è un buon segnale in questo senso.

Al gol di Ljajic il primo Diego Della Valle è rimasto quasi impassibile, mentre al secondo, quello di Jovetic, il fratello Andrea gli è letteralmente finito in braccio, e anche i suoi occhi si sono finalmente illuminati. Il secondo tempo è stato vissuto quasi in scioltezza da mister Tod's, cercato da tutti anche nell'intervallo, e lungamente abbracciato al fischio finale della gara. Della Valle ha ricevuto anche un cadeau prima di lasciare la tribuna autorità, da parte di Antonio, tifoso viola trapiantato in Calabria: una corona fatta di peperoncini viola portafortuna. Insomma, il primo tifoso è tornato, e tutti hanno tanta voglia - curva Fiesole compresa, che gli ha dedicato anche un coro a metà del secondo tempo - che non se ne vada più.