Calciomercato.com

  • Getty Images
    Fiorentina, Dabro promosso. Rebic-Matos: uno è di troppo

    Fiorentina, Dabro promosso. Rebic-Matos: uno è di troppo

    • Luca Cellini

    In casa Fiorentina è arrivata la notizia tanto attesa: Mario Gomez è sulla via del recupero dalla lesione al ginocchio destro procuratosi lo scorso 15 settembre nella sfida contro il Cagliari. Il tedesco ha iniziato a usare il pallone e potrebbe essere convocato nella sfida di domenica prossima del Friuli contro l'Udinese.
    Nel frattempo la società gigliata starebbe pensando di promuovere in prima squadra il giovanissimo attaccante croato, in forza alla Primavera, Marko Dabro.
    Nella prossima sessione di mercato la Fiorentina cederà Alexander Iakovenko ma con l'innesto del classe '97 ex Hnk Cibalia (Dabro) e con il rientro di Mario Gomez, si profila una riduzione di spazio per il resto del parco offensivo composto dagli intoccabili Cuadrado e Giuseppe Rossi e  da Ilicic, in rampa di lancio dopo un lungo calvario fatto di pubalgia e caviglia malcurata per quasi due mesi.

    Il d.s. Pradè ed il d.t. Macia, anche e soprattutto con la consulenza del tecnico Vincenzo Montella, stanno valutando l'ipotesi di cedere in prestito uno fra Ante Rebic e Ryder Matos alla riapertura delle trattative. Per entrambi però la cessione in prestito porterebbe a dei pro e dei contro. Da una parte il classe '93 brasiliano è l'autentica sorpresa di questa prima parte di stagione (capocannoniere viola in Europa League con tre reti in quattro partite), tuttavia l'ultima gara da titolare disputata da Matos contro il Pandurii, ha mandato su tutte le furie l'allenatore gigliato ed il suo staff visto lo scarso apporto in fase difensiva fornito dal brasiliano. Una continuità di impiego, magari in un club di seconda fascia di serie A o nel campionato cadetto (la scorsa estate fu il Siena a chiedere notizie in merito), potrebbe accrescere il valore del giovane.

    Chi però fra Matos e Rebic sembra favorito ad andare in prestito altrove sarebbe il croato, utilizzato col contagocce da Vincenzo Montella e con una crescita che sembra andare a rilento. Spezzoni contro Parma e Sampdoria, un infortunio lungo un mesetto, con tanto di polemica con la federazione croata che lo ha voluto impiegare a tutti i costi nello scorso ottobre, ma anche scarsa integrazione con lo spogliatoio se è vero che gli unici giocatori che frequenta Rebic fuori dal campo sarebbero solo i connazionali Tomovic e Bakic.

    A rendere complicata la possibile cessione dell'ex Spalato è però l'ingaggio già robusto che percepisce: i rapporti tra la dirigenza viola e il suo procuratore (Fali Ramadani) non sono per niente buoni. Facile ricordare come sia andata a finire con Nastasic, Jovetic e Ljajic (hanno tutti lo stesso procuratore di Rebic) per capire come Ramadani abbia grossa voce in capitolo in tema di cessioni.


    Altre Notizie