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    Fiorentina, da lasciare il calcio a vincere la Coppa America: la storia di Nico Gonzalez

    Fiorentina, da lasciare il calcio a vincere la Coppa America: la storia di Nico Gonzalez

    Dopo mesi di appannamento finalmente nell’ultima giornata di campionato contro l’EmpoliNicolas Gonzalez è tornato ad essere decisivo per la Fiorentina. Una rete quella messa a segno dall’argentino che ha consentito ai viola di superare gli azzurri e che gli è servito per interrompere un digiuno realizzativo che durava da alcuni mesi. Una rete fondamentale anche per “tener a bada” le polemiche. L’argentino infatti a soli 23 anni risulta essere l’acquisto più costoso della storia della Fiorentina: ed è normale che su di lui, che risulta essere l’acquisto più costoso della storia viola con ben 27 milioni di euro spesi, ci fossero tante aspettative. Oggi è a tutti gli effetti il gioiello della Fiorentina di Vincenzo Italiano, con un bottino di tre gol e quattro assist alla prima stagione in Serie A.
     
    Ma questi sono fatti risaputi. Un po’ meno risaputo è quello che si legge stamani su La Gazzetta dello Sport, ovvero che, all’età di 12 anni, Nico stava per mollare tutto, voleva smettere di giocare al calcio. Ad allora giocava nelle giovanili dell’Argentinos Juniors, per la quale ogni giorni si faceva almeno 4 ore di viaggio tra mezzi vari per recarsi agli allenamenti. Il ragazzo inizialmente giocava poco e spesso aveva pensato di appendere gli scarpini al chiodo. Fondamentale l’intervento di Rodrigo Lista, adesso al San Lorenzo, ma tra i primi ad allenare il numero 22 viola: il tecnico ha raccontato di aver spesso imposto al baby Gonzalez di giocare su campetti di cemento per migliorare la tecnica e di averlo preso sottobraccio per insegnargli i movimenti da riproporre in campo. Solo in questo modo l’argentino ha potuto continuare la sua carriera fino ad arrivare a vestire la maglia dell’Argentina.
     

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