Dimmi come respiri e ti dirò come giochi. Anzi, ti allenerò a respirare meglio e farò di te un campione. I giocatori della Fiorentina conquistano una freccia in più al loro arco. Una possibilità che le altre squadre non hanno. In allenamento non sono solo le loro gambe, è anche respiro e polmoni che conta. Anzi. Sono i primi a venire valutati dal punto di vista di quella che si chiama la soglia ventilatoria, e a venire sottoposti a un test da sforzo cardiopolmonare. Non si tratta di un test durante la partita, ma di una ponderata valutazione, fatta su un tappeto rotante su cui si porta l'atleta al massimo sforzo, delle condizioni e delle attitudini ventilatorie di ognuno. Per farle conoscere al preparatore atletico, Valter Vio, perché poi li possa seguire e indirizzare verso il massimo rendimento. Insomma, un aiuto in più. Che parte dallo sfatare un facile mito.

'Il motore della prestazione atletica non è solo nei muscoli ma anche nell'apparato respiratorio', spiega il medico pneumologo Adriano Di Paco che ha firmato con la Fiorentina un contratto di consulenza per un anno e mezzo. Periodo in cui Di Paco insieme al ricercatore del Cnr pisano, Giosuè Catapano, sottoporranno i giocatori a vari test per individuarne capacità cardiovascolari, metaboliche e respiratorie.

(La Repubblica - Edizione Firenze)