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  • Fiorentina, D'Agostino| 'Solo l'Inter c'è superiore'

    Fiorentina, D'Agostino| 'Solo l'Inter c'è superiore'

    "A me piace più il presente del futuro, non voglio fare proclami, ma Firenze deve avere fiducia in noi. Siamo in grado di fare grandi cose, di arrivare lontano. Inter a parte, non vedo squadre più forti di noi. Tecnicamente il Milan, ma con la nostra organizzazione possiamo batterlo. Juve e Roma valgono noi". E' un Gaetano D’Agostino convinto e innamorato della Fiorentina quello che parla a Il Giornale della Toscana: "Sono venuto per giocare in una delle squadre più importanti d'Europa e un giorno spero di vincere qui...Non pretendete da me 11 gol...Ho imparato anche la fase difensiva, mi esalto più per un pallone recuperato che per un assist...".

    Partiamo dalla condizione fisica: come sta?

    Tutto a posto. Nei primi giorni di ritiro ho accusato un normale affaticamento. Dopo alcuni mesi di inattività mancava solo un po’ di ossigeno....

    Mihajlovic va verso il 4-2-3-1: per lei cambia qualcosa muoversi in una mediana a due?

    Davanti alla difesa, mi trovo bene a prescindere. Dipende tutto dai giusti meccanismi. Se io e l’altro centrocampista ci aiutiamo a vicenda non ci sono problemi. Grazie a Malesani e Marino, poi, sono migliorato tanto nella fase difensiva.

    Lei ha 28 anni, è nel cuore della maturità agonistica: è il momento più importante della sua carriera?
    Forse...Ma è anche vero che un frangente importante l’ho vissuto due stagioni fa quando realizzai a Udine 11 gol però, tutto sommato, mi ha anche nuociuto....

    In che senso?

    Mi hanno fatto capire che era normale segnare 11 gol e invece non è così... Ognuno deve rispettare il proprio ruolo. Ho le mie qualità. Nessuno deve pretendere da me 11 gol, poi se li faccio siamo tutti felici. Io devo pensare alla regìa e agli assist, gli attaccanti a buttarla dentro.

    La Fiorentina che significa per lei?

    È una delle società più importanti d’Europa per quello che ha fatto nell’ultima Champions e non solo: ha un progetto vincente, c’è una programmazione concreta. In pochi anni dalla C2, post-fallimento, agli ottavi di finale contro il Bayern... Per me rappresenta una grande chance.
    Mihajlovic insiste: la Fiorentina arriverà quarta...

    Per natura preferisco pensare al presente... Ci stiamo allenando bene, il tecnico ci fa i complimenti. Se lo dice lui vuol dire che punteremo compatti tutti a questo traguardo....

    Ma alzare sempre l’asticella vi provoca tensioni?

    Signori, non andiamo mica in guerra... E poi chi nel calcio non ha ambizioni deve andare a casa... L’obiettivo è anche trascinare il nostro pubblico.

    La società ha fatto una scelta coraggiosa: per adesso sulla maglia, al posto dello sponsor, è stata stampata questa scritta: 'Il calcio è un divertimento'. Che ne pensa?
    Credo davvero che il calcio sia un divertimento e non violenza, fanatismo, tensioni. Il calcio deve essere volano di altri valori.

    Il compagno che l'ha impressionata di più?

    Jovetic, ha grandi prospettive. Per l'età che ha è uno dei più grandi talenti degli ultimi 10 anni.

    E ora i più giovani. Partiamo da Ljajic.

    Molto bravo tecnicamente e ha buona personalità.

    Seferovic?

    Potente fisicamente, molto ordinato sul piano tattico, abile nel giocare di sponda. E' giovanissimo, ci si può lavorare molto e bene.

    Babacar?

    Anche lui ha grandi potenzialità fisiche. E' veloce, imprevedibile. Non lo vedi e poi fa gol all'improvviso.
    A Firenze ha già trovato casa?

    Nella zona di via Bolognese, vicino al centro, a mia moglie piace molto. Firenze ha i vantaggi della grande città, ma è raccolta e questo è un pregio.

    Ci regali almeno un valido motivo per cui i tifosi viola dovrebbero credere in voi...

    Intanto perché l’anno scorso non mi sembra che la Fiorentina abbia fatto così male... Adesso, però, ripartiamo tutti da zero ed è fondamentale che i tifosi ci sostengano dall’inizio. Possiamo fare grandi cose se ci danno fiducia.

    Ljajic, Mutu, Jovetic e D'Agostino: chi è il più bravo a battere le punizioni? Devo studiarli bene...ma io ho fatto più gol di loro. Mamma mia, però, quanto è bravo Mihajlovic sui piazzati. È allucinante... Se giocasse ancora, con i palloni dell'ultima generazione, sarebbe il più forte al mondo...
    Quando segnerà esulterà ancora come a Udine?

    Lì facevo un gesto simile a Bolt, ora ci penserò (e ride, ndr)....

    La Nazionale è un sogno, una speranza concreta o ha perso le speranze?

    La mia Nazionale è la Fiorentina. Se faccio bene a Firenze forse ci torno.

    Nello spogliatoio viola chi è il più simpatico?

    Gamberini... Ma anche Natali. Però sono arrivato da poco, devo ancora conoscere meglio tutti. Oddio, mi hanno fatto una battuta.... Prego... Quando è arrivato il nuovo portiere, Boruc, Zanetti si è rivolto a me e ha detto: “Gaetano, dopo uno brutto come te ne abbiamo preso finalmente uno bello...”.
    Nelle ore libere in ritiro che fate?

    Mihajlovic ci lascia abbastanza sereni. Dobbiamo rientrare alle 23 in camera. Io trascorro tutto il tempo a parlare con mia moglie e i bambini via Skype.

    Gaetano, oggi (due giorni fa per chi legge, ndr) per Palermo è una giornata particolare: il 19 luglio di 18 anni fa il giudice Borsellino e gli uomini della sua scorta venivano barbaramente assassinati nella strage di via D'Amelio...

    Non è un compleanno, ma un’atroce ricorrenza. Penso a loro che sono morti, ma anche alle vittime di guerre civili e quant'altro. Io sono credente e penso che chiunque voglia accaparrarsi il potere, sia esso nella mafia o in altre organizzazioni arrivando a compiere simili delitti, dovrà fare i conti con Dio. Paolo Borsellino è stato ucciso perché voleva fare il bene di Palermo, dei siciliani e degli italiani. E io sono un siciliano e sono orgoglioso di esserlo.
    Crescere a Brancaccio non deve essere facile...

    Impari subito a fare i conti con la vita. Io sono stato fortunato a trovare la giusta via col calcio, ma c'è anche qualche amico che si è perso. Ma ho ricordi bellissimi della strada, è lì che ho cominciato a giocare e lì ho anche rischiato di morire....

    Che successe?

    A sei anni, giocando a pallone, fui investito da un'auto. Subii un'emorragia al fegato... Alla fine mi è andata bene e a 12 anni sono partito per Roma, settore giovanile.

    Palermo è anche un problema di mentalità?

    Sì, anche se sta migliorando, ma diciamo che manca ancora una certa apertura. E pensare che noi avremmo tutto: arte, storia, sole, mare, una cucina meravigliosa....
    Sul conto di suo padre se ne sono dette tante. E' vero che dopo aver avuto problemi con la giustizia divenne un collaboratore?

    Questa storia mi perseguita. Pensate, anche quando mi cercava il Real Madrid in Spagna scrissero di mio padre. Non è vero niente e poi, passatemi questa amara considerazione: secondo voi se mio padre avesse 'cantato' io sarei potuto andare in giro serenamente per il mondo?.

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