Fiorentina, critiche al progetto per il nuovo Franchi: 'La tettoia e troppo visibile, serve un cambio'
Questa mattina sulle colonne de La Repubblica-Firenze è apparsa una lunga intervista alla nuova sovrintendente Antonella Ranaldi, succeduta i primi di novembre ad Andrea Pessina. Al suo interno chiaramente il tema più analizzato è stato quello relativo alla riqualificazione dello stadio Franchi, e soprattutto dove la Fiorentina andrà a giocare nei prossimi anni. Questo un estratto delle sue parole:
“È un progetto interessante, soprattutto perché quello che sembrava inizialmente un limite – la tutela dell’architettura di Nervi – si è rivelato invece una risorsa. Il nuovo stadio rispetta filologicamente l’originale e protegge le gradinate. Il punto più critico semmai è il fotovoltaico. Mi aspetto una soluzione tecnologicamente più avanzata rispetto alla semplice posa dei pannelli sulla copertura. La tettoia è molto visibile dalla collina di Settignano, ci vuole qualcosa che sia esteticamente più accettabile. Si potrebbe trattare di materiali più performanti oppure di pellicole fotovoltaiche, meno impattanti. Aspetto la proposta degli architetti”.
Risolta invece la diatriba con la società sui campi in sintetico è stata risolta: “La soluzione proposta e autorizzata è un prato misto che è all’85% prato naturale, e il resto sintetico. Alla vista e al tatto ha tutte le caratteristiche del prato erboso naturale, ma è più resistente, consuma meno acqua ed è migliore dal punto di vista della manutenzione”.
