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    Fiorentina, Corvino: tutti i 'vincoli' per il rinnovo

    Fiorentina, Corvino: tutti i 'vincoli' per il rinnovo

    • Luca Cellini

    Sarà l'esito delle operazioni del mercato di gennaio, sia in entrata che in uscita, a dare ai vertici della Fiorentina le ultime risposte sul possibile rinnovo contrattuale dell'attuale d.s. Pantaleo Corvino, in scadenza a giugno 2012. Infatti al di là delle dichiarazioni di facciata - ultima quella dell'amministratore delegato Sandro Mencucci, nove giorni fa - in seno al club gigliato non tutte le 'anime' sono d'accordo sul prolungamento di contratto dell'uomo di Vernole, accusato principalmente di aver assunto in passato una posizione un po' troppo egemone, e di aver effettuato operazioni di mercato che hanno portato poi a delle perdite  sul bilancio della società. Corvino a gennaio, per volontà dei Della Valle, dovrà rientrare il più possibile dai 20 milioni di passivo risultanti dall'ultimo bilancio. Due le strade: o attraverso la cessione di uno o più pezzi pregiati - Gilardino, Vargas, ma anche Montolivo, seppur l'ex capitano sia in scadenza di contratto - o di tutti quegli elementi in esubero nella rosa a disposizione di Delio Rossi - Gulan, Marchionni e Felipe -, cui aggiungere qualche plusvalenza raggiungibile attraverso la vendita di elementi quali Santiago Silva e/o Cerci.

    In società non è ancora andata giù la grave perdita economica arrivata la scorsa estate dal mancato riscatto di Gaetano D'Agostino dall'Udinese, la mancanza di entrate significative, arrivate con le cessioni negli anni passati - Felipe Melo su tutti - e la difesa ad oltranza del lavoro di Sinisa Mihajlovic, tecnico scelto proprio da Corvino per il post-Prandelli, rivelatosi nei suoi 15 mesi fiorentini inadeguato sia dal punto di vista dialettico che dal punto di vista sportivo, con la rosa messa a sua disposizione. Inoltre il d.s. gigliato sarà chiamato ad abbassare per quanto più possibile il monte ingaggi, ancora troppo alto per i parametri fissati dalla famiglia Della Valle: un impegno richiesto dalla futura entrata in vigore del fair play finanziario. Infine dovrà provare a rinforzare la squadra con l'arrivo di almeno un centrocampista e un attaccante, priorità fissate nei colloqui di mercato avuti con il tecnico Delio Rossi. Dunque l'analisi del lavoro di Corvino verrà fatta solo a chiusura delle operazioni del prossimo mercato invernale; Andrea Della Valle, da parte sua, sembra molto fiducioso sul fatto che il proprio d.s. saprà cavarsela egregiamente.

    Nel frattempo però Corvino ha visto il proprio 'potere' in seno alla Fiorentina - acquisito con l'eccellente lavoro svolto in particolare nei primi quattro anni a Firenze, e con la 'scomparsa' dei Della Valle dalla città dopo i fatti di Calciopoli - assai diminuito, a causa degli arrivi di Vincenzo Guerini, che da quest'anno cura il rapporto fra società e spogliatoio, di Gianfranco Teotino, per l'area comunicazione (prima era Corvino a decidere chi portare in sala stampa e chi autorizzare a parlare nei post-partita dopo il licenziamento dell'addetto stampa Silvia Berti), e di Eduardo Macia, per le operazioni di scouting in giro per il mondo, prima demandate esclusivamente al 61enne di Vernole. Ecco perché proprio Corvino, qualora gli venisse sottoposto un rinnovo di contratto, chiederà alla società viola nuove e precise garanzie sulla 'libertà di manovra' nel suo lavoro. Altrimenti si guarderà intorno (come del resto sta facendo anche la Fiorentina stessa), e le sirene arrivate nei mesi scorsi da club quali Napoli e Genoa potrebbero essere non solo ascoltate, ma seriamente prese in considerazione.

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