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  • Fiorentina: è tornato il grande gelo tra Renzi e Della Valle

    Fiorentina: è tornato il grande gelo tra Renzi e Della Valle

    • Luca Cellini

    Un detto sostiene che Arlecchino si confessò burlando, ebbene il sindaco Matteo Renzi proprio scherzando con un cittadino di Ugnano, località quest'ultima alle porte di Firenze, a margine dell'inaugurazione di un fontanello di acqua pubblica, confessò a inizio agosto scorso che: "L'operazione per costruire il nuovo stadio la vedo dura, ci vogliono molti soldi". Sorriso sulle labbra, sperando non ci fosse nessuno intorno a lui, primo cittadino rottamatore ebbe la sfortuna che in realtà un cronista vi fosse e che quando la frase venne riportata sulle agenzie di stampa, si ebbe la conferma, per chi ancora non lo avesse capito, che il progetto 'Mercafir' da tempo immaginato dal comune di Firenze per la costruzione di un nuovo impianto calcistico, stesse da tempo naufragando dietro i sogni vani del punto di riferimento in Palazzo Vecchio. Qualcuno aveva la scorsa primavera troppo presto pensato che si fosse alla chiusura in positivo della trattativa fra il comune e la Fiorentina, con i proprietari del club gli unici ragionevolmente interessati allo sviluppo di tale progetto, che naturalmente non si limitavano all'edificazione di un nuovo stadio, ma anche di uffici e di un'ampia area commerciale. Niente di più lontano, anche se le prossime elezioni amministrative a Firenze potrebbe riaprire spiragli interessanti.

    Sta di fatto che la risposta fatta di giri di parole e zero nuovi contenuti che lo stesso Matteo Renzi ha dato ai giornalisti quando gli sono stati sottoposti i contenuti ed i concetti del presidente esecutivo della Fiorentina, Mario Cognigni dall'Ucraina, hanno malcelato la rabbia e l'irritazione dello stesso primo cittadino e degli uomini degli uffici comunali che stanno portando avanti il possibile affare. Lo stesso sindaco si era impegnato con tutto se stesso per spengere i fari sulla cosa: il project financing sull'area Mercafir è pronto da mesi? Si fa slittare il termine per presentare una possibile offerta (doveva scadere a luglio 2012, poi è diventato settembre dello stesso, poi la chiusura del bilancio, poi dopo le nuove elezioni amministrative della prossima primavera). La gente e soprattutto i tifosi insinuano dubbi sui rapporti fra comune e club viola? Si ricorda a nastro la buona riuscita della trattativa per la realizzazione del nuovo centro sportivo o la convenzione rinnovata fra Palazzo Vecchio e Fiorentina. All'ultima festa del 'Pd' Renzi è uscito dall'empasse del momento tirando fuori addirittura la sua idea poetica di calcio, senza tornelli e forze dell'ordine.

    La verità è che la trattativa fra Renzi e la famiglia Della Valle si è sempre giocata sull'asse diretto sindaco-Diego Della Valle, con il primo che ha dovuto inghiottire anche i bocconi amari di attacchi gratuiti alla sua persona proprio di Mister Tod's nell'autunno 2010, poi lentamente ricuciti, ma proprio gli uomini dell'azionista di maggioranza della Fiorentina, Paolo Panerai prima e Mario Cognigni dopo, hanno seminato veleno, il primo ricordando la scorsa primavera come fosse l'area di Castello quella pensata dalla proprieta' viola per la costruzione della famosa 'Cittadella', il secondo annunciando 5 giorni fa l'intenzione di abbandonare l'idea di nuovo stadio in area 'Mercafir'. Renzi ha inghiottito nuovamente amaro, ha messo in giro possibili interessamenti per l'area del campo da rugby 'Padovani' e nel frattempo ha provato ad accendere direttamente il calumet della pace con mister Tod's. A giugno prossimo ci sono nuove elezioni per il sindaco a Firenze, e pur non avendo avversari plausibili, Renzi sa che c'è bisogno di una mossa ad effetto anche in campo sportivo, per recuperare credibilità. Nel frattempo, con l'ex assessore allo sport e vice sindaco Nardella sta provando a forzare i tempi a Roma per l'approvazione della legge sui nuovi stadi, che darebbe nuovo impulso al possibile concreto all'affaire Mercafir.

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