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    Fiorentina, Commisso: 'Prandelli, non conta solo la classifica. Sarri? Sono saltato sulla sedia'. Poi la frecciata a Chiesa

    Fiorentina, Commisso: 'Prandelli, non conta solo la classifica. Sarri? Sono saltato sulla sedia'. Poi la frecciata a Chiesa

    Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha parlato a La Nazione: "In un anno ho speso più per gestire la Fiorentina di quanto sia costato comprare Lo Spezia. La verità è che quando nel 2002 c’era da acquistare la squadra per pochi milioni, nessun fiorentino si fece avanti“. La accusano però di non aver programmato… “Questa è bella. La programmazione l’ho fatta attraverso gli investimenti. Soldi veri. Chi mi accusa di ciò vorrebbe decidere dove e come spendere i mie soldi. Le sembra normale?“.

    SARRI - “Ho letto anche io di questa cena con i miei dirigenti e sono saltato sulla sedia“. Per la gioia? “No, per la furia di una notizia falsa. Una patacca totale“. Pradè e Barone non erano a cena a casa Sarri? “Barone e Pradè erano ieri in tutt’altri posti, bastava verificare prima di fare uscire una notizia destabilizzatrice“.

    GESTIONE - “La risposta merita una spiegazione. Quando arrivammo trovammo in rosa 70 calciatori. Presi con un criterio preciso: pescare fra molti giocatori per poi ritrovarsene 2 o 3 buoni. Una squadra che si salvò comunque all’ultima giornata arrivando al 16 posto. Il primo anno la portammo al 10° posto. Nessuna altra squadra aveva scalato in un anno 6 posizioni. Per questo confermai Iachini. Ritenevo giusto dargli un’altra opportunità”.

    PRANDELLI - “Prandelli ha tutto il mio sostegno. Ma anche stavolta qualcuno aveva cominciato a criticarlo. Fino a metà gara con Lo Spezia sentivo solo critiche. Ma le sembra normale dopo un 3-0 sentire anche alla fine più critiche che consensi?“. Il suo contratto scade a giugno. Pensa di riconfermarlo? “Nella mia logica mi sarei aspettato di fare meglio dell’anno passato. Ma non sarà solo in base a ciò che deciderò le riconferme“. Vale per tutti? “Certo. E’ naturale sia così per tutti“.

    CHIESA - ​ "Ogni giorno manda messaggi d’amore alla Juve. Non ricordo lo abbia mai fatto quando stava con noi alla Fiorentina".

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