Per un giovane che 'esplode' definitivamente, assurgendosi a protagonista assoluto della Fiorentina in questa stagione, come Matija Nastasic, ce n'è un altro che sembra caduto in un oblio profondo, da cui sembra difficile riemergere, ed è Michele Camporese. Quest'ultimo, protagonista la scorsa stagione in maniera esattamente parallela rispetto a quanto sta accadendo ora a Nastastic, è uscito di scena negli ultimi mesi dello scorso campionato, tornando ad essere uno dei pilastri della squadra Primavera di Renato Buso. Poi la scorsa estate la 'bocciatura', con la mancata promozione nella rosa guidata da Sinisa Mihajlovic, e tutta la prima parte del campionato 2011-2012 svolta da titolare, di nuovo, della prima squadra del settore giovanile, adesso allenata da Leonardo Semplici. Gare con più ombre che luci, rarissime apparizioni nei 'big', con due prestazioni consecutive in Tim Cup contro Empoli e Roma. Poi le esternazioni del suo procuratore Davide Lippi, che a chiare lettere, alla vigilia del mercato di gennaio, diceva: 'Non rimarrà altri sei mesi con la Primavera'.

E così sembrava, ma è andata diversamente, visto che, seppur di fronte ad un'offerta concreta del Sassuolo guidato da Fulvio Pea (che da ex tecnico dell'Inter Primavera stima molto Camporese), è arrivata l'opposizione del neo tecnico viola Delio Rossi, che anche per la carenza in rosa di centrali difensivi - assunti a protagonisti dopo il passaggio alla difesa a tre - ha bloccato il giocatore a Firenze. Da qui una nuova fase di oblio. Sono arrivate bocciature sonore: nella sfida contro la Lazio di dieci giorni fa, nonostante la squalifica del pari ruolo Gamberini, pur provando Camporese per tutta la settimana alla fine il tecnico ha preferito modificare lo schema difensivo piuttosto che inserirlo in campo. E da un po' di tempo a questa parte è stato scavalcato nelle gerarchie anche da Felipe Dalbelo, uno che 26 mesi fu pagato 9 milioni di euro, ma che è sempre sembrato ai margini del progetto Fiorentina.

Michele Camporese rappresenta l'esatto emblema della cattiva gestione dei propri giovani da parte del club viola. Pur sbandierando ai quattro venti le vittorie nei settori giovanili e gli esordi in prima squadra dei vari Babacar, Acosty e Ashong - Salifu non va considerato un prodotto della Fiorentina, essendo stato acquistato dal Vicenza un anno e mezzo fa -, alla fine i piccoli gigliati vivono solo qualche minuto di luce, salvo poi cadere nel dimenticatoio. E così mentre il Genoa manda El Shaarawy a giocare a Padova, poi ne vende la comproprietà al Milan, ed oggi vede il proprio prodotto accrescersi di valore in maniera esponenziale, oggi Camporese può già dire di aver perso una stagione intera. E menomale che l'Under 20 di Gigi Di Biagio una settimana fa lo ha fatto tornare titolare nel bel successo contro i parietà della Germania. La stessa sorte di Camporese è toccata esattamente un anno fa a Babacar. E visto come è finita per il ragazzo senegalese, si può ben dire che alla Fiorentina sbagliando... non si impara.