Sempre più relegato ai margini da Vincenzo Montella. Stiamo parlando di Alessio Cerci, l’unico dei viola che non ha messo piede sul rettangolo verde del Poggioloni durante il poker rifilato al FiesoleCaldine. Entrato solo al minuto 84 dell’amichevole col Galatasaray, l’esterno è rimasto in panchina pure quando la Fiorentina era rimasta in dieci dopo che Roncaglia è stato costretto ad uscire per una botta. Se nel 4-3-3 poteva avere la sua collocazione ideale, nel 3-5-2 che sta sempre più diventando il modulo più congeniale per l’aeroplanino Cerci non trova posto, finendo addirittura in quinta posizione nelle gerarchie dell’attacco dietro a Jovetic, El Hamdaoui, Ljajic, e ormai anche Seferovic (i primi due erano pure assenti col FiesoleCaldine ndr). Sempre schierato con le riserve nelle partitelle e nelle amichevoli, ogni giorno che passa il classe 1987 è sempre più lontano dal club gigliato, nonostante le smentite del ds viola Daniele Pradè, volte più che altro ad evitarne il deprezzamento. Da Torino sponda granata c’è sempre Ventura che sarebbe lietissimo di riavere il suo pupillo che ha già allenato con gran profitto a Pisa e il presidente Cairo si sta convincendo ad accontentare il suo tecnico.