Fiorentina, Cecchi Gori:| 'Mai fatto errori strategici'
Intervista in esclusiva questa sera - a partire dalle ore 21 - sull'emittente televisiva Rtv 38 all'ex patron dell'Ac Fiorentina Vittorio Cecchi Gori che, a tutto campo, ha raccontato emozioni, sensazioni, ricordi e rimpianti di quell'avventura terminata con il fallimento nell'estate del 2002. 'Quella che ho vissuto con la Fiorentina non è stata una bufera ma uno tsunami gigantesco - ha dichiarato, in un'anticipazione dell'intervista integrale in onda questa sera -. Io sono una vittima, ma anche Firenze lo è. Di sicuro quanto è accaduto non è colpa mia, e forse non lo è di nessuno, se non del sistema o cricca che gestisce il calcio italiano. La Fiorentina è stata boicottata, altrimenti avrebbe potuto vincere diversi campionati. Ricordo con precisione, ad esempio, quando ci fu fatto perdere lo scudetto a Perugia, perché l'arbitro Cesari fischiò un rigore inesistente all'ultimo minuto. Nell'anno della retrocessione in serie B, Matarrese sei mesi prima della fine del campionato aveva scritto la condanna della Fiorentina, perché aveva antipatia per Agroppi e per altri che ruotavano intorno a noi'.
'Negli anni in cui sono stato alla guida della Fiorentina ritengo di non aver mai fatto errori strategici - ha aggiunto Cecchi Gori -. Rifarei tutto allo stesso modo, perché mi sono divertito moltissimo. Quando la curva mi chiamava ed io salivo sulla balaustra della tribuna al Franchi, provavo un senso di estasi pari solo a quello dell'oscar. Il più grande rimpianto che ho è quello di non essere riuscito a chiudere il contratto per Thuram. Con lui avremmo avuto anche quel grande difensore che ci mancava. Lo avevo visto insieme ad Antognoni, e mi era piaciuto subito: a noi bastava uno sguardo per intenderci. Lui, Antognoni, era la mia colonna. La mia più grande soddisfazione è aver resistito dopo quanto accaduto. Credo nella giustizia e per questo vado avanti. Avevo detto che a Firenze non sarei mai tornato, ma prima o poi lo farò per portare un fiore sulla tomba di mio padre e di mia madre. Aspetto però che il cerchio si stringa'.