Fiorentina, Camporese: da Eto'o a Graffiedi?
Se non eravate mercoledì scorso allo stadio 'Poggiolone' di Fiesole Caldine, probabilmente avrete ancora dei dubbi sul fatto che nella provincia di Pisa esistano tifosi della Fiorentina. Se invece c'eravate, avrete visto un signore, sciarpa al collo rigorosamente viola, essere trascinato via dagli spalti, al fischio finale, da Claudio Chiellini (fratello procuratore del celebre difensore della Nazionale italiana), perché in preda ad uno sfogo contro un addetto della Primavera dell'Inter, che durante tutta la partita (Fiorentina-Inter, ottavo di finale di ritorno della Coppa Italia di categoria), aveva 'canzonato' i tifosi gigliati. Al momento dell'ultima parata su rigore da parte del giovanissimo Andrea Bacci, non uno qualsiasi ma il padre di Michele Camporese, tifoso viola doc, non ce l'ha fatta più a sopportare quelle provocazioni gratuite, e ha deciso di scagliarsi, per tutta risposta, contro il dirigente interista. E chissà cosa avrà detto Camporese senior al figlio, quando Celeste Pin lo ha accusato di condurre una vita poco professionale dopo l'esordio dell'anno scorso in serie A, ma soprattutto quando un tecnico federale come Evani, pochi giorni fa, ha fatto lo stesso, riconoscendo però 'attenuanti generiche' a quel ragazzo cresciuto nel Garzella e prelevato da Leandro Leonardi e Ilario Saturni la bellezza di sei anni fa.
Di 'leggende' sull'atteggiamento scarsamente professionale dei giovani viola ne sono girate e continuano a girarne ancora tante, visto che poi i fatti - ad esempio il caso del giovane Eduardo Pazzagli, otto giorni fa protagonista con Lazzari e Cerci di una lunga notte in discoteca - confermano la mancanza di controlli del club gigliato sulle sorti dei propri giovani virgulti. Eppure Michele Camporese, dopo il doppio esordio del novembre 2009 contro Ibrahimovic e Del Piero, a fine inverno scorso è finito in un tunnel che è difficile da spiegare, visto che dopo una mancata chiusura difensiva su Eto'o, a febbraio 2010, è tornato in Primavera, finendo lì la stagione, e ricominciandola quest'anno, perdendo anche l'Under 21 (riconquistata solo tre settimane fa). E' stata una delle rivelazioni più sorprendenti del torneo 2009/2010 per la Fiorentina di Sinisa Mihajlovic, ma quest’ultimo, in collaborazione con il d.s. e responsabile del settore giovanile Pantaleo Corvino, gli ha preferito nella prima parte di stagione Matija Nastasic, pur avendo la possibilità di mandare Camporese a giocare altrove nel corso del mercato estivo, salvo poi trattenerlo, anche per una precauzione fisica indispensabile dopo un'operazione alla spalla subita ai primi di giugno.
Resta l'impressione che Camporese, che per fortuna la Fiorentina ha recentemente blindato con un contratto lungo fino al 2016, se 'seguito' e accompagnato a dovere nella sua gestione, potrebbe fare la differenza in prima squadra, in un reparto che sta invecchiando senza salire di qualità. A sentire i 'tecnici' che girano per i campi del torneo Primavera, vista anche la scarsa qualità del primo campionato giovanile italiano, il 19enne pisano meriterebbe una grande chance. Invece molto probabilmente, anche per 'imparare', Camporese verrà ceduto in prestito nel prossimo mercato di gennaio. Lo hanno seguito le big, Roma e Juve prima del rinnovo in viola; adesso lo vuole la Juve Stabia, dove gioca l'amico ed ex compagno Andrea Seculin. Eppure dopo aver visto babbo Camporese mercoledì scorso al campo delle Caldine, verrebbe voglia di 'innamorarsi di un calciatore che nasce con dei 'genomi viola' così marcati in famiglia, e prima di mandarlo in marcatura su Graffiedi del Gubbio sarebbe importante provare a vedere se dagli errori commessi (forse) in passato, può aver capito la lezione, e farlo tornare ad occuparsi dei vari Cavani, Di Natale e altri primi attori della nostra serie A. Con un papà così ultrà, Camporese avrebbe un motivo in più per fare non bene, ma benissimo con la maglia della Fiorentina.