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Fiorentina, Bucciantini non ha dubbi: 'A questa squadra serve Lo Celso. Italiano fondamentale nella crescita'
“Questo precampionato è stato molto cinico con le squadre italiane, e chi voleva scoprire i problemi li ha scoperti: meglio farlo adesso che durante la stagione. All’estero sono avanti risetto a noi perché fano le cose con intensità da più tempo. La Fiorentina ha dei giocatori che durante la loro carriera hanno avuto rendimenti diversi, qualcuno anche clamoroso come Jovic: in Germania è stato fenomenale, mentre nelle ultime stagioni al Real non ha fatto niente. Lo stesso Cabral è un giocatore che ci ha dimostrato di avere alcune ottime doti, però adesso le deve tirar fuori e crescere di spessore agonistico per il livello della Serie A. Mandragora aveva fatto 6 mesi iniziali al Torino in cui faceva tutto, l’anno scorso con Juric invece ha fatto più fatica. Secondo me la stagione della Fiorentina dipende da come riuscirà a migliorare e a portare questi giocatori ad un livello di rendimento massimo. Anche Sottil ed Ikonè, quanto possono crescere ancora? Allo stesso tempo credo sia fondamentale regalare a questa squadra una mezz’ala di spessore”.
Ha poi valutato il lavoro di mister Italiano, fondamentale per la crescita del gruppo: “Se ho queste speranze sui giocatori viola è perche l’anno scorso il lavoro di Vincenzo Italiano ha migliorato di molto la squadra. Abbiamo fatto partite con giocatori che l’anno precedente faticavamo a considerare riserve: i vari Duncan, Sottil, Venuti, Saponara li avevi mandati a giocare altrove perchè non li consideravi all’altezza”.
Infine ha valutato le possibili mezz’ali in arrivo: da Bajrami a Lo Celso: “Io credo che siano proprio di due livelli diversi. Per quanto riguarda la mezz’ala voglio un’operazione alla Dodò, sennò ha poco senso. Bajrami poi secondo me ricopre un ruolo diverso: la scorsa stagione ha giocato spesso a ridosso delle punte. Non si può paragonare a Lo Celso è di un altro livello, secondo me alla Fiorentina serve l’argentino. E’ un giocatore che crea anche un altro effetto nell’ambiente e nello spogliatoio. Se però la proprietà pensa che un ragazzo del ’99 alzi il livello della squadra lo faccia, ma credo che anche lo stesso Italiano preferisce l’ex Tottenham. Il prezzo del suo cartellino? Se un giocatore è forte è giusto che sia pagato. E’ meglio spendere 25 milioni per un giocatore forte, o tre-quattro giocatori da 7/10 milioni? Per fare il salto serve l’investimento, guardate Milan ed Inter con Tonali e Barella: hanno speso molto ma adesso si trovano due fenomeni in squadra”.