Domandina facile facile: cosa avremmo detto oggi se, ad una manciata di secondi dalla fine, Artur Boruc non avesse fatto il miracolo su Bogdani? Risposta altrettanto facile: sarebbe successo il finimondo. La Fiorentina avrebbe perso la partita, Mutu sarebbe stato crocifisso sul Golgota, Mihajlovic accusato di non essere un allenatore da Fiorentina... e via andare. Ed invece ci ha pensato il portiere santo, il connazionale di Papa Wojtyla, che (more solito) 'miracoleggia' indisturbato sui campi di mezza Italia. Strana storia quella di Artur Boruc: numero uno quotatissimo all'estero, protagonista in Champions League con i Rangers di Glasgow, arriva a Firenze per la cifra irrisoria di 1,2 milioni di euro. Obiettivo: tamponare l'emergenza Frey, perennemente a rischio infortunio. Detto, fatto. Seba si fa male in allenamento ed il portierone polacco è lì, pronto alla bisogna. Dopo 21 partite disputate, oramai possiamo dire che l'acquisto di Boruc è stato un vero e proprio capolavoro di Pantaleo Corvino. Ve la immaginate (altra domandina facile facile...) una Fiorentina che per 21 partite schiera Avramov in porta, l'Avramov di Udine e di Parma in Coppa Italia?

Invece (facciamo due esempi per tutti) la fortuna e l'abilità di Pantaleo ci ha regalato il Boruc di Torino con la Juventus (prodigioso in tutti i 90', in particolare su Marchisio in quella parata a terra), di Verona col Chievo quando prima su Moscardelli poi su Andreolli firmò tre punti fondamentali per quello che, allora, era il traguardo dichiarato: la salvezza. E poi altre prodezze per una galleria di altissima qualità. Eppure Artur Boruc a Firenze non ha mai 'sfondato'. Sarà per quella papera contro la Roma (e si sa quanta valga un errore contro la Roma), sarà per la sua ritrosia ad apparire, a comunicare con tutto l'ambiente, sarà ancora per la sua antipatia (dichiarata) verso il calcio italiano, fatto sta che le voci di mercato che vogliono il polacco in partenza non hanno minimamente toccato la suscettibilità della 'piazza'. La Fiorentina, oggi, è nona in classifica, al riparo da brutte sorprese, e con un po' più di fortuna (e avvedutezza) sarebbe in corsa per l'Europa. Perdonateci, ma gran parte del merito ce l'ha Artur Boruc... il portiere santo.

(Quotidiano Viola)