Ieri in casa Fiorentina potrebbe essere avvenuto quello che è un vero e proprio passaggio di consegne. Infatti la fascia da capitano non è stata indossata per la prima sfida della rosa guidata da Vincenzo Montella, fra le mura amiche del ‘Franchi’ di Firenze, da Manuel Pasqual, detentore di quel simbolo da due anni a questa parte ma da Borja Valero, per larga parte della tifoseria gigliata giocatore che puo’tranquillamente ereditare i galloni del leader, di punto di riferimento per squadra e di dialogo con gli arbitri della formazione viola, visto l’attaccamento dello spagnolo con la piazza, e soprattutto una serie di prestazioni sul campo di primissimo livello nel suo fino ad oggi biennio trascorso con la Fiorentina. Con il numero 23 gigliato in panchina, è stato così il classe ’85 di Madrid ad indossare la fascia di capitano contro il Genoa, con quest’ultima che ha subito colpito molti perché vi era disegnata sopra una stilizzazione del Duomo del Brunelleschi ed altri monumenti della citta’, colorati di viola, su sfondo bianco, ed il passaggio dell’inno della Fiorentina che recita: ‘Per esser di Firenze vanto e gloria’.
