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    Fiorentina, Beltran: 'Mi volevano Real e Roma. Ma ho scelto il Viola nonostante il mio amico Dybala'

    Fiorentina, Beltran: 'Mi volevano Real e Roma. Ma ho scelto il Viola nonostante il mio amico Dybala'

    L'attaccante della Fiorentina Lucas Beltran ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Eurosport dove ha toccato diversi temi. L'argentino è partito parlando della possibilità che aveva di vestire l'azzurro della Nazionale Italiana: "Sì, è stata una possibilità. Mi sono arrivate allo stesso tempo le due convocazioni, quella di Scaloni e quella di Mancini. Ho dovuto prendere una decisione. Ho scelto la selezione argentina per la mia famiglia, sono di lì, è stato un sentimento molto intimo e personale, ma la possibilità di giocare con la maglia azzurra c'è stata. Mi hanno chiamato dall'Italia, ma poi scelto col cuore". 

    IL RAPPORTO CON DYBALA - "Lui era molto amico di mio fratello, giocavano insieme da piccoli. Dormiva a casa mia, era sempre da noi, quindi lo conosco bene. Lo considero una persona di famiglia. Ci vediamo spesso, quando possiamo, anche in Italia. Da quando sono arrivato qui, esco anche con Martínez Quarta, Nico González, Gino Infantino, poi ho anche amici al Frosinone, Mati Soulè e Enzo Barrenechea su tutti. Con Enzo e suo papà dobbiamo organizzare presto un asado. Ho amici che vivono in Italia da molto tempo, sono venuti qui per problemi economici in Argentina. Nei giorni off mi piace girare e conoscere l'Italia: Roma, Venezia, Milano, il lago di Como..."

    LE ALTRE PRETENDENTI - "È vero, mi hanno contattato Roma, Fiorentina e Real. Ho scelto Firenze perché me lo sentivo. Un giorno mi sono svegliato e ho detto a mio fratello "Voglio andare alla Fiorentina". È stato il club che ha mostrato più interesse per me, mi ha fortemente voluto. E poi mi è piaciuta la città, il centro sportivo, il Viola Park, come vive la gente. È bellissimo, quindi sono molto felice qui. Penso di aver preso una buona decisione. Commisso? Il presidente è sempre molto presente con noi. Ci parla quasi sempre prima delle partite importanti, negli spogliatoi".

    IL RUOLO - "Punta, sottopunta, mi piace giocare con la palla tra i piedi. Qui i difensori sono più alti, più forti fisicamente, bisogna correre e attaccare in una maniera diversa. E' un calcio più tattico, meno instintivo. Già dalla preparazione estiva ho cercato di adattarmi a queste condizioni. Dopo l'ambientamento dei primi mesi ora conosco meglio il calcio italiano e i miei avversari".

    OBIETTIVI - "Penso che, prima di tutto, dobbiamo tenere i piedi per terra, lavorare con umiltà e sacrificio, per cercare di arrivare il più in alto possibile. Si parla di fare un miglior campionato dell'anno passato, cercheremo di dare tutto ciò che abbiamo a nostra disposizione. Europa? L'obiettivo è quello, sì".

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