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    Fiorentina, Beltran: "Mi vedo benissimo con Gudmundsson. Nei movimenti somiglio a Lautaro"

    Fiorentina, Beltran: "Mi vedo benissimo con Gudmundsson. Nei movimenti somiglio a Lautaro"

    Lunga intervista rilasciata da Lucas Beltran ai colleghi del Corriere dello Sport. Quasi fuori dal progetto, l'argentino è riuscito a ritagliarsi uno spazio importantissimo in questa stagione con la maglia della Fiorentina e ha tutta l'intenzione di continuare su questa strada: "Chi è Bektran? Un calciatore serio (nel senso di professionale, ma sempre col sorriso bello come in questa intervista, ndc), che si allena al massimo ogni giorno e che vuole migliorare per dare tanto al club, alla squadra e soprattutto ai tifosi"

    RUOLO - "Io cerco il contatto con il pallone, desidero averlo tra i piedi per entrare nell’azione, per fare assist ai compagni, per puntare la porta avversaria. Differenze tra Palladino e Italiano?  Proprio il sistema di gioco, in primis: completamente differente. Poi il posizionamento in campo: con Italiano andavamo subito in pressione in avanti, adesso ci mettiamo in posizione d'attesa e copriamo più campo pronti a ripartire"

    VOCI DI UNA CESSIONE - "Se c’è una cosa che mi caratterizza come persona e come calciatore è di non desistere mai e quando le cose non andavano bene ho fatto leva su questo aspetto. Ma indispensabile è stata la fiducia di Commisso che mi spronava sempre a non arrendermi e a dimostrare il mio valore: e se lo dice il presidente va ascoltato e seguito. Insieme all’appoggio della mia famiglia, degli allenatori, dello staff e dei compagni che hanno sempre avuto un atteggiamento positivo nei miei confronti: un calciatore è sempre espressione di ciò che lo circonda"

    LUCAS COME LAUTARO - "In effetti, posso avere movimenti e colpi che un po’ ricordano quelli di Lautaro e lo dico con tutto il rispetto nei confronti di un campione e di un attaccante eccezionale. Lo guardavo sempre in Nazionale per imparare e per “rubargli” qualche segreto. Mi fa ovviamente piacere essere accostato a lui"

    GIOCARE CON GUDMUNDSSON - "Mi ci vedo benissimo insieme ad Albert. Abbiamo caratteristiche simili ma anche differenti, però dipende dalle scelte dell’allenatore. Che io non discuterò mai: qui siamo in tanti che vogliono e possono giocare. Ripeto, non è mai una questione di ruolo o posizione: a me basta aiutare la squadra"
     
    DE GEA - "David è un fenomeno (l’espressione ammirata di Beltran a nominare il portiere spagnolo trasmette più di mille parole, ndc). Uno così vale tantissimi punti in campo ed è fondamentale nello spogliatoio, con la sua esperienza accumulata in moltissime stagioni di calcio al massimo livello, con i suoi consigli. Non mi perdo una parola di ciò che dice, perché da quelli come lui c’è tanto da imparare." 

    IL VERO BELTRAN - "Stanno cominciando a vederlo. Ora mi sento bene, mi sento importante per la squadra. Per me è fondamentale. Ma non ho ancora fatto nulla"

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