Fiorentina, Behrami:| L'acquisto decisivo
Non è cosa frequente che un acquisto di gennaio cambi o addirittura stravolga i destini di una squadra. Ne ricordiamo tre: il Recoba di Venezia '99, quando 'El chino' (questo il suo soprannome in virtù di sembianze vagamente orientali) fu un vero e proprio valore aggiunto per i lagunari con 11 gol in 19 partite (l'uruguaiano ne fece addirittura tre in un Venezia-Fiorentina 4-1 del 14 marzo 1999). Il Morfeo di Verona 2000, allenato da Cesare Prandelli, che risollevò quasi da solo la stagione degli scaligeri, raggiungendo una salvezza anticipata con 5 reti in 10 partite (ed anche allora ci fu una doppietta contro la Fiorentina nel 2-2 del 6 febbraio 2000). Fino al colored olandese Edgar Davids che nel dicembre '97 passò dal Milan alla Juventus vincendo subito lo scudetto e risultando decisivo nelle successive sei stagione bianconere. Oggi tocca a Valon Behrami rinverdire questa sparuta ma significativa tradizione, e da quando lo svizzero-kosovaro è approdato in riva all'Arno, il campionato della Fiorentina è cambiato... eccome!
L'acquisizione di Behrami viene ufficializzata il 26 gennaio 2011 e tre giorni dopo è già in campo a Roma contro la sua Lazio (Valon ha militato in maglia biancoceleste dal 2005 al 2008, prima di passare allo West Ham). Il ragazzo giocherà solo un quarto d'ora senza poter incidere più di tanto in quella che da tutti è considerata la peggior Fiorentina della stagione, ma da quel momento nasce un'altra Fiorentina, nel segno appunto di Valon Behrami. Corsa, aggressività, 'gamba' (nel gergo degli addetti ai lavori significa dinamismo, capacità di recupero e di proposizione), esempio per i compagni, grinta, grinta ed ancora grinta. Praticamente un excursus completo nel vocabolario di Sinisa Mihajlovic. Dopo la disfatta dell'Olimpico, nove partite con 4 vittorie (tra le quali il 4-2 di Palermo), 4 pareggi ed una sola sconfitta, nel recupero con i campioni dell'Inter. Oggi la Fiorentina è fuori dalla zona salvezza, insegue un sogno impossibile chiamato Europa, ma sopratutto è diventata una squadra. Vera, equilibrata. L'innesto di Behrami ha messo a sedere D'Agostino, il centrocampo a tre con Vargas e Montolivo ha messo a sedere Donadel, ma il nuovo corso ha rialzato la Fiorentina. Da qui si riparte verso il futuro.
(Quotidiano Viola)