Fiorentina, Beha: 'Quei fischi sono tutti meritati. Sousa? Ma se sembra il cugino di se stesso'
Claudio Masini
Non va per il sottile il giornalista Oliviero Beha, che sul suo blog olivierobeha.it analizza le difficoltà della Fiorentina: "La squadra si lamenta dei fischi, perché ha giocato bene un tempo. A parte il fatto che come è noto applausi e fischi sono le due facce della stessa medaglia, il tifo, e del biglietto pagato, deve esserci un equivoco che gli intelligenti “players” viola non possono far finta di accreditare. Non vengono fischiati per ieri, né per il pari alluvionato con il Crotone o per altre occasioni tristanzuole. Vengono fischiati perché dopo quattro mesi di sogno alla fine del 2015 è capitato un anno nel suo insieme infelicissimo, peggiore dei buoni e quasi inaspettati anni di Montella e soprattutto un risveglio dolente dopo un piccolo grande sogno. Infine Sousa è diventato un tecnico che sembra il cugino di quello che un anno fa sbrigliava i giocatori e ora non sa che pesci pigliare nello schierarli (gli stessi di sempre? Sono stanchi… Ne cambio alcuni? E se sbaglio? E chi ci metto?) né nel farli entrare a partita in corso".