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  • Fiorentina: basta con #rigoreperilMilan

    Fiorentina: basta con #rigoreperilMilan

    • Luca Cellini

    "Sono stati più bravi di noi a battere i calci di rigore". Così Vincenzo Montella, pochi istanti dopo il triplice fischio finale dell'ultima giornata di campionato, commentò la delusione cocente dell'ambiente viola, societa, staff tecnico e giocatori, interpretando anche il largo pensiero dei tifosi della Fiorentina, per la mancata conquista del terzo posto finale in classifica che sarebbe valso la qualificazione ai preliminari di Champions League, in favore del Milan. Ed effettivamente il tecnico di Castello di Cisterna aveva ragione: i rossoneri, in particolar modo grazie ad una infallibilità sul dischetto di Mario Balotelli, nel girone di ritorno riuscirono a sorpassare Pasqual e compagni, incapaci di gestire i dodici punti di vantaggio accumulati sul Milan nel girone d'andata, pure a causa degli errori dagli 11 metri commessi. Ma se quella che era una battuta dell'ex allenatore anche di Roma e Catania, seppur con il messaggio non troppo velato di accusa per i tanti penalty fischiati in favore della squadra di Allegri, si è trasformata in una chiazza, diventata mare, anche grazie all'uso dei social network, in particolar modo di Twitter, dell'espressione provocatoria: 'Rigore per il Milan'.

    Dalla zona del Galluzzo passando per Fiesole, senza dimenticare l'area delle Cure, del Parco delle Cascine e il centro città, fra Duomo e Piazza San Marco, scritte con l'incisione 'Rigore per il Milan', hanno simpaticamente invaso muri e strade, che hanno avuto grande risalto mediatico in coincidenza del mondiale di ciclismo svoltosi in Toscana a fine settembre, evento trasmesso in larga parte su scala mondiale. Chissà cosa hanno pensato in Portogallo quando Rui Costa ha vinto il mondiale seniors maschile scattando sulla salita di Salviati in cui campeggiava un gigantesco: '#Rigore per il Milan' o in Olanda, quando Marianne Voss ha tagliato esultando sotto lo striscione 'Arrivo' sempre con il richiamo ai tanti tiri per il dischetto assegnati a Montolivo e compagni. Solo che in questa settimana Montella ha visto accendersi il segnale 'luce rossa' da questo punto di vista, trovando i giocatori che frequentano il suo spogliatoio come vittime del 'tam tam' partito su radio, giornali e siti, dove è già cominciata la battaglia di risposte trasversali all'ambiente Milan che piange dolori per le recenti direzioni arbitrali, chiedendo scuse dalla classe dirigenziale delle giacchette nere, soprattutto per la direzione arbitrale di domenica scorsa, preparando già il terreno per la partita di sabato scorso.

    Ecco perchè ieri, nel corso dell'analisi video delle caratteristiche dell'avversario di stasera, il Napoli, Montella ha richiamato al massimo della concentrazione gli atleti a sua disposizione. Nella riunione tecnica di questo pomeriggio, a poche ore dal fischio iniziale del 'Franchi', lo psicologo che supporta l'attività dell'allenatore della Fiorentina e facente parte del suo staff tecnico, ribadirà il concetto. Perché il rischio grosso è che i gigliati, come un vino, possano aver assorbito l'aria non troppo pulita che corre sull'asse Firenze-Milano negli ultimi giorni, con tante chiacchiere inutili, che contribuirebbero a far distrarre troppo i giocatori viola.

    Del pericolo si è accorto anche il patron Andrea Della Valle, che già nel post partita contro i giocatori di Benitez sta pensando di fare una dichiarazione, ad uso e consumo della stampa, ma anche dei tifosi, per evitare provocazioni da un'ambiente milanista che per risollevarsi dal momento estremamente negativo, un allenatore che è un dead man walking, un proprietario distratto dalle questione giudiziarie a livello personale, un top player nervoso, confuso ed asfittico e una tifoseria ribollente, anche per la polemica discriminazione territoriale, starebbe cautelandosi aprendo 'vecchie' ferite del passato. Montella non vuole distrazioni ed ecco perchè ha chiesto un basta con il '#Rigore per il Milan'.


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