Ora che tanti gli hanno fatti i complimenti, da Batistuta, spettatore al Franchi nove giorni fa, contro l’Inter, a tanti compagni di squadra, passando dai molti addetti ai lavori, che già lo conoscevano quando era punto di riferimento offensivo della Fiorentina Primavera prima allenata da Renato Buso e poi da Leonardo Semplici, l’attaccante senegalese Khouma El Babacar chiede continuità di rendimento e di impiego, reduce da due reti consecutive in campionato rispettivamente contro Torino ed i nerazzurri di Mazzarri. Per il classe ’93 di Thies questo è l’anno della svolta definitiva: infatti l’allenatore Vincenzo Montella ne ha bloccato la cessione all’Eintracht di Francoforte nell’estate da poco chiusasi perché ne ha intravisto le eccellenti potenzialità ma il possibile ritorno in tempi brevi di Mario Gomez, avrebbe come conseguenza forse un ritorno in panchina dello stesso Babacar, a partire dal posticipo contro il Milan del turno di campionato che si disputerà fra dieci giorni. L’ex anche di Padova e Modena ci tiene a fare molto bene contro la Lazio e dare nuovi segnali di crescita al proprio tecnico, in modo da convincerlo a non farlo uscire più dal gruppo dei titolari viola, con nuovi gol, assist e giocate da giocatore completo ma ha pure un motivo in più per il prossimo lunch match: lanciare la sfida al quasi connazionale Keita Baldé Diao, nato in Catalogna ma di origini senegalesi. I genitori del numero 14 attualmente a disposizione di Stefano Pioli sono nati nella stessa regione africana dove ha visto la luce il 17 marzo ’93 Babacar l’altopiano ad est di Dakar.