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    Fiorentina, Astori: 'Non rimpiango Roma e Napoli'

    Fiorentina, Astori: 'Non rimpiango Roma e Napoli'

    Il difensore della Fiorentina, Lorenzo Astori ha dichiarato a Sky Sport: "Siamo come una sedia di pelle, che ha carattere ma sembra nuova, che crea entusiasmo. E' una Fiorentina con uno zoccolo duro che è qui da tanti anni, ma che scende in campo ogni volta con l'entusiasmo di una neopromossa. Il regalo che stiamo facendo ai tifosi è pensare alla parola Scudetto non come un obiettivo per raggiungere il quale bisogna togliersi la vita, ci stiamo godendo i momenti più belli di questo campionato". 

    "Paulo Sousa è un allenatore che ha girato tanti campionati e sa adattarsi a ogni torneo, riuscirà a imporsi anche in Italia e farà una carriera molto importante. E' un allenatore molto carismatico, che trasmette grande autostima, grande consapevolezza dei propri mezzi, fa sentire un giocatore importante". 
    "Arriviamo agli Europei da outsider, da squadra che ha un blasone importantissimo ma da molti non ritenuta all'altezza di altre nazionali come Germania o Belgio. Ma abbiamo un entusiasmo particolare, Conte ci ha fatto capire sin da subito l'importanza della maglia azzurra e continuerà a farlo anche agli Europei". 

    "Vedere il Napoli in testa non mi fa pensare al fatto che sarei potuto essere lì, ma che fa paura vederlo là davanti con un'organizzazione del genere, però non rimpiango nulla. Se potevo essere ancora utile alla Roma? Non è una domanda a cui devo rispondere io, ma i diretti interessati. Avrei potuto fare di più, ma sono certo che quest'anno ci sarei riuscito. Entrare nell'ambiente giallorosso non è facile, l'errore che ho fatto io è stato entrare con troppa prudenza e invece dovevo essere più deciso e più autoritario, errore che in questa stagione non ho commesso. E' stata comunque un'esperienza che mi è servita. Con credo ci sia un solo problema, semmai una somma di problemi. Ci sono delle contestazioni, ma mercoledì prossimo può passare la fase a gironi di Champions ed è a -4 dalla vetta, sentire parlare di crisi fa ridere". 

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