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  • No all'abbattimento del Franchi, la Fiorentina: 'Questione chiusa'. Dal Pino: 'Si fa di tutto per far scappare Commisso'

    No all'abbattimento del Franchi, la Fiorentina: 'Questione chiusa'. Dal Pino: 'Si fa di tutto per far scappare Commisso'

    Dopo due mesi di attesa, è arrivata alla Fiorentina la risposta del Ministero sul progetto per il nuovo stadio Franchi. Il presidente Commisso chiedeva la demolizione dell'impianto e molta libertà di manovra, ma non è stato accontentato in tutto.

    RISPOSTA- Il Franchi non si può abbattere, ma si potrà intervenire sulla struttura esistente. È la deduzione implicita che emerge dalla relazione del Ministero arrivata oggi alla Fiorentina e al Comune di Firenze, che nelle conclusioni della missiva, firmata dall'Architetto Federica Galloni, indica quali interventi si possono effettuare sullo stadio che ospita le partite della squadra viola. Nei mesi scorsi, infatti, il Comune di Firenze e la Società viola hanno inviato a Roma una richiesta affinché, in base all'emendamento “salva stadi” approvato in settembre, si indicasse quali parti dello stadio di Campo di Marte siano tutelate e in quale misura si possa intervenire per un eventuale restauro o rifacimento.
    Da Roma si spiega che lo stadio può essere coperto integralmente, le curve potranno essere avvicinate al campo di gioco, le aree della parte esterna delle gradinate potranno essere destinate a servizi e spazi commerciali e nuove volumetrie potranno essere costruite per spazi di hospitality e commerciali.
    Così riporta ilsitodifirenze.it.

    FIORENTINA- La Fiorentina, tramite il suo sito ufficiale, ha dato una risposta secca alla questione, che apre a nuovi scenari. 

    “Con la nuova Legge Salva Stadi credevo che per il calcio italiano specialmente in questo momento di grave crisi per tutto il Paese, il Governo potesse prendere una direzione più utile per il futuro del sistema calcio e l’economia italiana in generale.
    Purtroppo, vedo che c’è più interesse a conservare una struttura fatiscente di cemento armato di 90 anni che permettere ai tifosi di assistere a un evento sportivo con tutti i servizi moderni e i comfort di uno stadio all’avanguardia che Firenze avrebbe meritato.
    Ora immagino che la burocrazia italiana insieme a tutte le realtà che si sono fortemente attivate per evidenziare al Mibact la necessità di salvare il Franchi come Archistar, Fondazioni e Comitati, siano altrettanto rapidi a raccogliere i fondi necessari che occorreranno al Comune per ristrutturare lo stadio. Bisognerà assolutamente evitare che il Franchi possa diventare una struttura abbandonata e cadente nel cuore della bellissima Firenze” ha dichiarato il Presidente della Fiorentina Rocco Commisso. Il tema Stadio Franchi per la Fiorentina è chiuso".

    LE PAROLE DI DAL PINO - Paolo Dal Pino,
    presidente della Lega Serie A, ha dichiarato: "Condivido l'amarezza e le riflessioni del Presidente della Fiorentina Commisso dopo la comunicazione di oggi da parte del Mibact. E' triste dover constatare come in Italia la burocrazia blocchi e rallenti qualsiasi investimento volto a creare valore. La città di Firenze ha trovato un imprenditore innamorato della squadra di calcio, pronto a investire cifre importanti e il solito masochismo italiano fa di tutto per farlo scappare. Oggi è stato approvato un progetto di riforma e ristrutturazione del Franchi in cui la Fiorentina non crede e non investirà, per cui mi chiedo a cosa sia servita una decisione del genere, se non a lasciar abbandonato lo stadio visto che non sarà ristrutturato. Mi spiace per la tifoseria viola e per gli appassionati di calcio, Commisso già col nuovo centro sportivo di allenamento ha dimostrato cosa è in grado di fare e avrebbe certamente trasformato in un gioiello il Franchi, che invece è destinato a diventare l'ennesima cattedrale di cemento nel deserto”.

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