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Fiorentina, anche Montella si converte al turnover
Vincenzo Montella nella primavera scorsa era stato abbastanza chiaro su come voleva fosse impostato il calciomercato estivo 2014 della Fiorentina: permanenza dei campioni nella rosa a sua disposizione e l'acquisto di altri elementi di prima fascia per compiere quel definitivo salto di qualità che avrebbe potuto permettere alla sua squadra di lottare nella stagione successiva per un posto in Champions League. Il primo obiettivo è stato raggiunto, seppur a fatica: Giuseppe Rossi e Mario Gomez, reduci da lunghi infortuni e quindi non molto appetibili per gli altri club, sono rimasti, così come Cuadrado, non ceduto più per mancanza di offerte congrue che per reale convinzione.
Quelli che però sono mancati sono i rinforzi di prima fascia per le alternative dietro i titolari, perché con l’esborso economico di 15 milioni di euro per Cuadrado, la Fiorentina non ha avuto i soldi per acquistare i giocatori richiesti espressamente da Montella: due esterni difensivi, un centrocampista che facesse il ruolo di alternativa a Pizarro ed una seconda punta di qualità. Sono arrivati al loro posto una scommessa per la linea mediana come Brillante, un intenditore inesperto per la serie A come Badelj, uno acquistato da un club di seconda fascia (Kurtic), un difensore centrale dal campionato messicano (Basanta), oltre a Richards, elemento fuori uso di fatto da oltre un anno. Nonostante tutto, lo sforzo da parte della società è stato apprezzato da Montella che almeno rispetto alla stagione precedente, dove erano arrivati giocatori quali Iakovenko, El Hamdaoui, Bakic e Munua, ha avuto calciatori più sperti e altri già passati a Firenze nel recente passato (Alonso) per essere migliorati.
Ma il nuovo doppio infortunio di Giuseppe Rossi e Mario Gomez, oltre all’ancora mancata esplosione di alcuni giocatori (Ilicic) e all’inserimento rallentato di altri (Marin-Basanta), ha costretto il tecnico gigliato, solitamente poco propenso a variare tanto fra partita e partita, ad applicare un turnover massiccio, con tanto di esclusioni eccellenti, soprattutto in Europa League, grazie anche ad un girone europeo davvero morbido. Una rotazione di calciatori che porta quest’anno la Fiorentina, ad esempio come è avvenuto nelle ultime due gare, a cambiare rispettivamente di nove ed otto giocatori la squadra titolare rispetto al match precedente. Un avvicendamento che se da una parte dimostra un’evoluzione nel modo di pensare calcio del tecnico gigliato, dall’altra non evita già alcuni malpancismi nello spogliatoi viola. Infatti oltre ad Hegazy e Brillante, di fatto già sul mercato ad oltre due mesi dalla riapertura delle trattative; Neto, che sta ancora discutendo il rinnovo di contratto con il club, non gradisce l’esclusione avvenuta fino ad oggi dai match contentinentali, così come Pasqual essere relegato a riserva nel ruolo di esterno sinistro di difesa, Joaquin considerato terza scelta fra gli esterni offensivi, e Basanta, che ha perso la nazionale argentina, dove è stato scavalcato nelle gerarchie da Roncaglia. Il progetto, non tanto nascosto di Montella, è di valorizzare alcuni elementi attualmente di riserva (Ilicic e Lazzari), in modo che dalla loro eventuale partenza ad inizio 2015, si possa fare cassa per l’arrivo di almeno un elemento di qualità, in grado, insieme ai ritorni di Mario Gomez e Rossi, permettere alla Fiorentina una seconda parte di stagione da protagonista.
Quelli che però sono mancati sono i rinforzi di prima fascia per le alternative dietro i titolari, perché con l’esborso economico di 15 milioni di euro per Cuadrado, la Fiorentina non ha avuto i soldi per acquistare i giocatori richiesti espressamente da Montella: due esterni difensivi, un centrocampista che facesse il ruolo di alternativa a Pizarro ed una seconda punta di qualità. Sono arrivati al loro posto una scommessa per la linea mediana come Brillante, un intenditore inesperto per la serie A come Badelj, uno acquistato da un club di seconda fascia (Kurtic), un difensore centrale dal campionato messicano (Basanta), oltre a Richards, elemento fuori uso di fatto da oltre un anno. Nonostante tutto, lo sforzo da parte della società è stato apprezzato da Montella che almeno rispetto alla stagione precedente, dove erano arrivati giocatori quali Iakovenko, El Hamdaoui, Bakic e Munua, ha avuto calciatori più sperti e altri già passati a Firenze nel recente passato (Alonso) per essere migliorati.
Ma il nuovo doppio infortunio di Giuseppe Rossi e Mario Gomez, oltre all’ancora mancata esplosione di alcuni giocatori (Ilicic) e all’inserimento rallentato di altri (Marin-Basanta), ha costretto il tecnico gigliato, solitamente poco propenso a variare tanto fra partita e partita, ad applicare un turnover massiccio, con tanto di esclusioni eccellenti, soprattutto in Europa League, grazie anche ad un girone europeo davvero morbido. Una rotazione di calciatori che porta quest’anno la Fiorentina, ad esempio come è avvenuto nelle ultime due gare, a cambiare rispettivamente di nove ed otto giocatori la squadra titolare rispetto al match precedente. Un avvicendamento che se da una parte dimostra un’evoluzione nel modo di pensare calcio del tecnico gigliato, dall’altra non evita già alcuni malpancismi nello spogliatoi viola. Infatti oltre ad Hegazy e Brillante, di fatto già sul mercato ad oltre due mesi dalla riapertura delle trattative; Neto, che sta ancora discutendo il rinnovo di contratto con il club, non gradisce l’esclusione avvenuta fino ad oggi dai match contentinentali, così come Pasqual essere relegato a riserva nel ruolo di esterno sinistro di difesa, Joaquin considerato terza scelta fra gli esterni offensivi, e Basanta, che ha perso la nazionale argentina, dove è stato scavalcato nelle gerarchie da Roncaglia. Il progetto, non tanto nascosto di Montella, è di valorizzare alcuni elementi attualmente di riserva (Ilicic e Lazzari), in modo che dalla loro eventuale partenza ad inizio 2015, si possa fare cassa per l’arrivo di almeno un elemento di qualità, in grado, insieme ai ritorni di Mario Gomez e Rossi, permettere alla Fiorentina una seconda parte di stagione da protagonista.