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  • Fiorentina all'Olimpico, tanta voglia di Nazionale

    Fiorentina all'Olimpico, tanta voglia di Nazionale

    • Luca Cellini
    Il prestigio di vincere un trofeo, cosa  non capitata a tanti, e assolutamente infrequente guardando il palmares della rosa viola, il conquistare il 'bonus' nei contratti stilati la scorsa estate, in cui un premio sostanzioso arriverebbe sui conti e correnti in caso di successo della coppa Italia, ma la sfida di domani sera all'Olimpico sara' l'occasione per tantissimi giocatori della formazione capitanata da Manuel Pasqual, di giocarsi una chance per una possibile chiamata in vista del prossimo Mondiale di 'Brasile 2014', ed in particolare per gli azzurrabili, visto che in tribuna autorità nel principale stadio romano ci sarà il ct. Italiano Cesare Prandelli. Il piu' atteso è Giuseppe Rossi che magari con un quarto d'ora di gara, da subentrato, convincerebbe il selezionatore azzurro a chiamarlo in vista dell'esperienza mundial nella terra carioca, sgombrando il campo dai punti interrogativi nello staff tecnico italiano subentrati dopo l'infortunio al ginocchio di Pepito, e la conseguente riabilitazione,scattata dopo quel Fiorentina – Livorno del 5 maggio scorso. Aquilani nel 'suo' Olimpico, stadio che conosce a memoria, visto i trascorsi giallorossi, vuole dimostrare a Prandelli che nelle partite che conta lui non si 'eclissa' come invece ha recentemente dimostrato, in autunno da titolare azzurro contro l'Armenia, e contro la Roma, tre settimane fa. Pasqual infine potrebbe approfittare della non sicura titolarità nel Milan di De Sciglio, per scavalcare nelle gerarchie quest'ultimo, e far vedere al c.t. della Nazionale che la sua esperienza in azzurro va rimessa in discussione. Poi ci sono i cileni: Pizarro sa che 'Brasile 2014' potrebbe essere la sua ultima occasione per un Mondiale da protagonista, mentre Mati Fernandez vorrebbe esserci in Sudamerica per essere finalmente un talento anche in campo internazionale. Ci vorra' un super Borja Valero per scuotere Del Bosque dalle sue convinzioni che il numero 8 gigliato non deve far parte della Roja, un po' come per Gonzalo Rodriguez mandare un segnale di fumo al tecnico Sabella, che non sembra vedere né il centrale ex Villareal, né Tevez, per la sua Argentina. Ed infine Neto potrebbe esaltarsi nella notte dell'Olimpico, davanti ad Higuain e Mertens, in modo da attirare l'attenzione di Felipao Scolari, che cerca certezze nel ruolo di portiere per il suo Brasile.

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