Partita con un modulo molto coperto, una sorta di 4-1-4-1 con Pizarro regista, centrocampo folto e Giuseppe Rossi prima punta anomala, stante la doppia indisponibilità del centravanti titolare, Mario Gomez, e del suo vice Rebic, la Fiorentina ha giocato 12, lunghissimi soprattutto per i tifosi viola, minuti senza attaccanti ieri sera contro la Lazio. Infatti quando al 17' della ripresa Montella ha sostituito Pepito, fresco di convocazione in Nazionale azzurra, per la gestione fisica di quest'ultimo, non ha inserito subito i due giocatori piu' offensivi che aveva in panchina: Matos e Iakovenko. Fino al 29' del secondo tempo nel ruolo di centravanti è stato impiegato Borja Valero che, come ha confessato un paio di settimane fa in un'intervista al massimo ha giocato ad inizio carriera come trequartista come contro il Genoa quest'anno. Successivamente intorno alla mezz'ora è entrato prima Matos e poi negli ultimi cinque minuti si è rivisto Iakovenko, dopo quasi un mese di assenza, visto che aveva saltato tutte le convocazioni dopo Fiorentina – Cagliari. Di fatto Montella è partito con una punta, ha proseguito senza attaccanti, e ha chiuso con due giocatori offensivi in area, piu' Vargas.