Fiorentina all'Olimpico: da Cassano a Rosetti, mai gare banali
Luca Cellini
Chissa' se sedendosi in tribuna autorità all'Olimpico sabato prossimo Diego ed Andrea Della Valle andranno con la mente a quel 22 maggio 2005, indimenticabile domenica della storia viola, quella del fallo di mano di Zauri per evitare un gol nella porta sotto la curva Sud, che soltanto l'arbitro, il probabile futuro designatore Roberto Rosetti, non vide, cosa che condanno' la Fiorentina non solo a doversi sudare una salvezza che arrivera' soltanto una settimana dopo, ma ad essere accusata lo stesso, nell'imminente processo di Calciopoli, di frode sportiva, proprio per un presunto accordo con il presidente biancoceleste Lotito, prima di quella sfida contro la Lazio. Mai gare banali della Fiorentina all'Olimpico, teatro fra l'altro dell'esordio in serie A della gestione Della Valle, con una sconfitta contro la Roma che fu palcoscenico anche di una delle numerose cassanate dell'oggi numero 10 del Parma che spintono' l'allora esordiente difensore Giorgio Chiellini. Il 4 novembre 2007 Pazzini regalo' e si regalo' una gioia incredibile, portando al successo la Fiorentina contro la Lazio, grazie ad una uscita comica ed errata allo stesso tempo di Ballotta, ma l'Olimpico, sempre contro i biancoceleti, fu il teatro della confessione dello spogliatoio spaccato la stagione successiva, confessata in zona mista dall'allora capitano Alessandro Gamberini. L'Olimpico poi è stato soprattutto il teatro per anni di Vincenzo Montella, in maglia giallorossa, che però non ha mai vinto una coppa Italia, e che guardando alla sua destra vedra' sabato prossimo i propri tifosi, e alla sua sinistra i colori per cui ha fatto il raccattapalle al San Paolo quando era ragazzino. Insomma già ad alcuni giorni di distanza, la sfida di Roma, per il mondo viola, si preannuncia anche come un coacervo di emozioni, che la Fiorentina spera possano aumentare e trasformarsi in gioia pura, sabato notte, nella nuova sfida viola dentro l'Olimpico della Capitale.
