Fiorentina a Moena: una settimana con Mario Gomez
'Quando lo vedo scendere le scale dell'albergo per venire a fare colazione ancora non ci credo che è un nostro giocatore'. Per capire l'effetto che fa Mario Gomez nella Fiorentina in ritiro a Moena esattamente da una settimana basterebbe questa frase, pronuncia off-record non da un suo compagno ma da uno dei tanti che in questi giorni sta cercando di rendere il soggiorno gigliato in val di Fassa il piu' perfetto possibile. Ebbene si, SuperMario che già da alcuni anni pubblicizzava la valle del Catinaccio e del Ciampedie, è un giocatore gigliato e l'effetto scio della sua presenza nella rosa gigliata guidata da Vincenzo Montella si sente non solo in termini di effetto marketing, con il direttore commerciale Baiesi che ha ammesso che adesso chiamano la Fiorentina anche sponsor soltanto un anno fa impensabili, ma anche e soprattutto fra i tifosi, che hanno saccheggiato lo store all'interno del 'Viola village' di Moena per acquistare la sua maglia, anche nel nuovo colore antrace. 'Si vede subito che è educato bene perchè si è posto in maniera perfetta sia nei confronti del gruppo che di noi addetti ai lavori' racconta un'altra voce dallo spogliatoio gigliato, non di un giocatore però. Il suo gol al secondo giorno di ritiro a Moena ha fatto esultare anche i giornalisti presenti nella Perla delle Dolomiti, quest'anno assiepati in una tribunetta a parte rispetto ai tifosi. Gli è mancato il gol nella prima uscita contro il Trentino Team ma Mario Gomez forse se li tiene per le gare vere, e l'affinità con Giuseppe Rossi sta crescendo, con i due che parlano in spagnolo, praticamente come un po' tutti in questa nuova Fiorentina.