Neppure il tempo di brindare al successo (fondamentale per rispondere alle squadre di alta classifica) sull’Atalanta, settimo di fila in trasferta compreso lo scorso campionato, che già incombe la partita di giovedì sera a Milano con l’Inter di Mazzarri, prima grande sfida di cartello di questa stagione per Montella e la Fiorentina. Una sfida contro un avversario che è reduce dalla goleada col Sassuolo, è secondo e ha gli stessi punti dei viola, 10, un avversario contro cui il tecnico e la squadra punteranno non solo a conquistare un altro importante risultato ma anche ad abbattere un tabù. Già perché a Milano contro l’Inter, ricorda oggi il quotidiano Il Tirreno, la Fiorentina non vince da ben 13 anni, e da quel 7 maggio del 2000 (trionfale 4-0, segnò anche Batistuta) sono stati solo dolori con 11 ko compreso quello molto discusso e determinato da errori arbitrali dell’anno scorso, e un solo pareggio. Contro l’Inter mancheranno ancora Gomez, Cuadrado e Pizarro: sono assenze pesanti soprattutto in una partita di questo livello e nella quale serve tanta esperienza. Tuttavia il successo e la buona prestazione con l’Atalanta hanno più che mai convinto Montella della competitività del suo gruppo a partire ovviamente da Pepito Rossi capocannoniere con Hamsik della serie A con 4 reti e una media migliore persino di Higuain, Tevez e Balotelli (un gol ogni 94’ per lui). Mai Pepito aveva avuto in carriera un avvio di stagione così, neppure quando nel 2010-11 fece 32 reti (record personale) con il Villarreal in Spagna. Da ieri è tornato ad allenarsi in gruppo anche Ilicic mentre la società viola per via dei Mondiali di ciclismo ha posticipato tutti gli allenamenti di questa settimana, che saranno svolti alle 18,30 o alle 20