Vent'anni fa, quando il Torino giocava la sua ultima finale-scudetto del campionato Primavera, solo 4 o 5 ragazzi dell'attuale rosa granata erano al mondo, nati per lo più da poche settimane. L'attuale allenatore Moreno Longo invece era in campo, a tentare - senza successo - di difendere dall'attacco della Juventus quel titolo conquistato due anni prima, e ancora una volta l'anno prima, e tre anni prima pure...quando quello granata era il vivaio più forte d'Italia. Poi, nel 1995, il quasi-fallimento evitato da Calleri volle dire azzeramento del vivaio. E risultati, da allora, ben pochi.

Stasera invece Aramu, Gyasi e compagni hanno l'opportunità di rinverdire finalmente i vecchi fasti, contro il sorprendente Chievo, che alla Final Eight ha eliminato Fiorentina e Juventus dopo essersi messa alle spalle, in campionato, Inter e Milan. I gialloblu saranno però spuntati, privi del duo d'attacco Alimi - Da Silva, mentre al Toro in attacco manca Colombi; per il Toro, un'opportunità storica che la società vuole assolutamente venga colta. In attesa che tanti ragazzi diventino protagonisti sul mercato.