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    Palermo-Inter, Pinilla vs Ranocchia; Iaconi a CM 'Li ho lanciati io e vi dico che...'

    Palermo-Inter, Pinilla vs Ranocchia; Iaconi a CM 'Li ho lanciati io e vi dico che...'

    • Monia Bracciali

    Nella finale di Coppa Italia che domenica vedrà di fronte Inter e Palermo, una delle sfide più interessanti è senz'altro quella tra l'attaccante rosanero Mauricio Pinilla e il difensore nerazzurro Andrea Ranocchia. L'ex diesse del Grosseto Andrea Iaconi è colui che li ha lanciati nel calcio che conta, dando una seconda chance al cileno e facendo fare il doppio salto di categoria al ragazzo di Orvieto.

    Pinilla contro Ranocchia: che duello si aspetta?
    'Spero che giochino, perchè sarà veramente una bella sfida. Ranocchia deve metterci il massimo perchè il cileno con la sua fisicità e rapidità può metterlo in difficoltà. Dalla sua però, il difensore ha grande senso della posizione e tempistica'.

    Partiamo da Pinilla. Come nacque l'idea di tesserarlo la scorsa stagione nel Grosseto, dove è esploso?

    'Dozzini, il procuratore dell'attaccante, me lo propose in prova nel club toscano. Veniva dal campionato di Cipro, ma soprattutto da sette anni veramente difficili, provato sia fisicamente che mentalmente. Bastarono due allenamenti per decidere di tesserarlo. Per il resto, con i 24 gol segnati in 24 partite è rinato da solo, grazie alla sua grande volontà e voglia di rimettersi in gioco. E' un giocatore straordinario'.

    L'estate scorsa fu corteggiato da molte squadre, come mai scelse il Palermo?
    'Gli consigliai io il club rosanero, perchè avrebbe trovato un mister che conosco bene, Delio Rossi: una garanzia per continuare a crescere'.

    Parliamo di Ranocchia. Dalla Prima Divisione alla serie A passando per la B. Quali sono le sue qualità?

    'Ad Arezzo ho potuto approfondire poco la sua conoscenza. Dotato di qualità straordinarie non solo calcistiche, ma anche umane, lo cedetti prima al Genoa e poi al Bari e adesso sta facendo un'esperienza straordinaria a Milano. Incarna il ragazzo di provincia che raggiunge il grande sogno. Mi chiama ancora, ma non certo perchè ha bisogno di consigli'.

    A distanza di un anno, può spiegare come mai s'interruppe prima della fine del contratto il rapporto con Camilli, uno dei presidenti più vulcanici del calcio italiano?
    'Preciso che non abbiamo litigato, semmai quanto fu programmato all'inizio dell'esperienza non si è poi tradotto in fatti. Io credo d'aver fatto un qualcosa di eccezionale con il Grosseto. A Camilli, forse, non sono piaciuti alcuni risultati negativi sul finale di stagione'.

    Ascoli, Frosinone, Piacenza, Bologna. Dove sarà il futuro di Iaconi?

    'Sono legato al Grosseto fino al 2012, ma ho voglia di rimettermi in gioco in una società dal programma chiaro, serio e di grande coerenza, ho bisogno di figure importanti che sappiano mantenere la parola data'.


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