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Filardi a CM: 'Maradona al San Paolo crea un'elettricità unica'
Il San Paolo come tanti anni fa. Il Napoli in campo con Diego Armando Maradona. Stavolta solo dagli spalti, ma è un evento storico, perché per la prima volta il Pibe assiste a una partita degli azzurri nello stadio che fu il suo tempio. Il suo arrivo ha i connotati del rito magico: entra allo stadio, il pubblico impazzisce di gioia e la squadra segna due gol in cinque minuti. Una vittoria con la Roma che regala una serata da sogno e un successo epico per aspetti non solo sportivi. Calciomercato.com ha parlato con uno degli ex compagni di squadra di Maradona giocatore, vale a dire l'ex difensore Massimo Filardi. Ricordi nel giorno di Diego, ma anche una valutazione sul momento del Napoli.
Massimo, come hai vissuto il ritorno di Maradona al San Paolo da spettatore?
'Bellissimo, ero davanti la tv e mi sono emozionato. Non era mai capitato che Diego fosse spettatore del Napoli, ed il fatto che sia stata una sorpresa ha reso tutto più magico'.
El Pibe è entrato e il Napoli ha segnato due gol... è solo un caso?
'Non credo. Anzi penso che dallo stadio si sia avvertito ancora più chiaramente. Quando Maradona era in campo nell'aria c'era un'elettricità particolare, un'atmosfera euforica. Il San Paolo diventava davvero un tempio, e ho avvertito quella stessa elettricità. Il pubblico lo ha avvertito, così come la squadra. La Roma era annichilita, e sarebbe stato lo stesso per chiunque. Higuain era letteralmente scatenato, tutti gli azzurri in quei cinque minuti hanno giocato solo per Diego'.
Diego e il Napoli. Continua tu la frase...
'Un grande personaggio, un uomo buono e generoso che ama sinceramente i colori e la città. Merita quella straordinaria accoglienza, e la sua esultanza ne dimostra l'affetto per il Napoli. Sono felice di averlo visto gioire con i napoletani'.
E il Napoli invece?
'È un grande Napoli. Soliti rischi difensivi, ma ormai la squadra di Benitez è questa. Contro la Roma ho visto notevoli miglioramenti nella fase difensiva, e capisco cosa Benitez intende quando dice che l'idea deve rimanere la stessa. Gli azzurri concedono sempre qualcosa, ma questo è lo spirito del calcio di Benitez. Ben venga, perché in attacco questa squadra è eccezionale. Viaggia a trazione anteriore'.
Benitez quindi fa bene a insistere col suo modulo?
'Sicuramente. Io sostengo le sue idee. Quando la squadra non si espone a errori dei singoli e qualche calo di tensione non ce n'è per nessuno. Fa bene l'allenatore, e deve proseguire così'.
Jorginho-Inler è la coppia giusta? E Behrami dove lo mettiamo?
'Non so quale sia la coppia giusta, questo lo deve decidere Benitez. Inler è un giocatore che ci ha abituato ad alti e bassi. Ma io penso che quello giusto è proprio Jorginho: ha passo, fa girare palla, ed ha grande personalità. Giocatore notevole, che deve esserci sempre, secondo me. Comunque è vero, con Jorginho Inler si esprime meglio'.
Da ex terzino ci dai un parere su Ghoulam?
'Ragazzo giovane, interessante. Ha passo, calcia bene ed è a suo agio con la palla. Deve migliorare, non poco, la fase difensiva. Ma è così giovane, ed ha tutto il tempo per imparare e migliorare. Le qualità ci sono, lavorando seriamente diventerà bravo anche a difendere. In ogni caso è sicuramente un giocatore dal valore prospettico più che immediato'.
Massimo, come hai vissuto il ritorno di Maradona al San Paolo da spettatore?
'Bellissimo, ero davanti la tv e mi sono emozionato. Non era mai capitato che Diego fosse spettatore del Napoli, ed il fatto che sia stata una sorpresa ha reso tutto più magico'.
El Pibe è entrato e il Napoli ha segnato due gol... è solo un caso?
'Non credo. Anzi penso che dallo stadio si sia avvertito ancora più chiaramente. Quando Maradona era in campo nell'aria c'era un'elettricità particolare, un'atmosfera euforica. Il San Paolo diventava davvero un tempio, e ho avvertito quella stessa elettricità. Il pubblico lo ha avvertito, così come la squadra. La Roma era annichilita, e sarebbe stato lo stesso per chiunque. Higuain era letteralmente scatenato, tutti gli azzurri in quei cinque minuti hanno giocato solo per Diego'.
Diego e il Napoli. Continua tu la frase...
'Un grande personaggio, un uomo buono e generoso che ama sinceramente i colori e la città. Merita quella straordinaria accoglienza, e la sua esultanza ne dimostra l'affetto per il Napoli. Sono felice di averlo visto gioire con i napoletani'.
E il Napoli invece?
'È un grande Napoli. Soliti rischi difensivi, ma ormai la squadra di Benitez è questa. Contro la Roma ho visto notevoli miglioramenti nella fase difensiva, e capisco cosa Benitez intende quando dice che l'idea deve rimanere la stessa. Gli azzurri concedono sempre qualcosa, ma questo è lo spirito del calcio di Benitez. Ben venga, perché in attacco questa squadra è eccezionale. Viaggia a trazione anteriore'.
Benitez quindi fa bene a insistere col suo modulo?
'Sicuramente. Io sostengo le sue idee. Quando la squadra non si espone a errori dei singoli e qualche calo di tensione non ce n'è per nessuno. Fa bene l'allenatore, e deve proseguire così'.
Jorginho-Inler è la coppia giusta? E Behrami dove lo mettiamo?
'Non so quale sia la coppia giusta, questo lo deve decidere Benitez. Inler è un giocatore che ci ha abituato ad alti e bassi. Ma io penso che quello giusto è proprio Jorginho: ha passo, fa girare palla, ed ha grande personalità. Giocatore notevole, che deve esserci sempre, secondo me. Comunque è vero, con Jorginho Inler si esprime meglio'.
Da ex terzino ci dai un parere su Ghoulam?
'Ragazzo giovane, interessante. Ha passo, calcia bene ed è a suo agio con la palla. Deve migliorare, non poco, la fase difensiva. Ma è così giovane, ed ha tutto il tempo per imparare e migliorare. Le qualità ci sono, lavorando seriamente diventerà bravo anche a difendere. In ogni caso è sicuramente un giocatore dal valore prospettico più che immediato'.