Filadelfia: è scontro tra Cairo e la Fondazione per il contratto d'affitto
Andrea Piva
"Siamo tornati a casa" è la frase che a Torino si è sentita ripetere più volte la scorsa settimana, durante l'inaugurazione dello stadio Filadelfia. In realtà la squadra granata nella sua casa non è ancora tornata: il contratto d'affitto dell'impianto, che è di proprietà della Fondazione Filadelfia, non è ancora stato firmato. Il problema principale è la lunghezza stessa del contratto. Cairo, un paio di mesi fa al raduno dei Toro Club, aveva dichiarato che si sarebbe impegnato per "20-30 anni, una concessione per poter utilizzare il Filadelfia, farlo rivivere, abbellirlo". Ora però, da quanto si apprende dall'interno della Fondazione, il presidente granata avrebbe cambiato idea e vorrebbe firmare un contratto di soli 10 anni a cifre inferiori a a quelle minime delle perizie. I soldi dell'affitto servirebbero alla Fondazione per aprire un mutuo e completare l'impianto (mancano ancora circa 6 milioni di euro per poter realizzare il museo e sistemare la foresteria): un contratto d'affitto di soli 10 anni renderebbe più complicato ricevere i soldi necessari per terminare i lavori.
