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FIGC: Ferrero deve lasciare la Samp
IL CASO - Lo scorso 4 febbraio Ferrero ha patteggiato per 1 anno e 10 mesi di reclusione per il crac della compagnia aerea Livingston. Com’è noto, infatti, i reati fallimentari rientrano nella casistica dell’articolo 22 bis (Disposizioni sulla onorabilità) delle Noif. A Ferrero era contestata una distrazione di fondi nel crac della compagnia. La richiesta di patteggiamento è stata favorevolmente accolta dal tribunale di Busto Arsizio a dimostrazione del fatto che il presidente del club genovese ha avuto un ruolo marginale nell'operazione. Ferrero, che in gioventù aveva già subìto una condanna definitiva (non per reati finanziari), non ha potuto beneficiare della condizionale e, probabilmente, sarà costretto a svolgere servizi sociali in alternativa la carcere.
LE NORME FEDERALI - Come riferito dalla Corte federale d'Appello, anche le sentenze di patteggiamento, in caso di condanne superiori a un anno e per determinati reati, portano alla decadenza dalle cariche societarie. Di fatto sono equiparate a condanne in giudicato. È stata la Corte federale d’appello, su richiesta del presidente della Figc Tavecchio, a esprimere questo parere. Solo consultivo, per ora, ma che avrebbe dovuto sciogliere ogni dubbio e portare all’unica logica conseguenza: la decadenza da presidente della Sampdoria di Massimo Ferrero.